Un uomo di 57 anni è stato segnalato alla Procura della Repubblica per l'ipotesi di reato di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, minaccia aggravata e violenza privata e lesioni personali”.
I fatti risalgono al 7 novembre. Intorno alle 19.00, in viale Italia, all'altezza del parcheggio del McDonald, una donna spezzina aveva raccontato ad una pattuglia della Polizia di essere stata vittima, insieme ad una amica, di un episodio di violenza.
Le due donne, “socie” in affari, sono mistress, ovvero praticano attività sadomaso o in locali pubblici o su appuntamento in abitazioni private.
La donna aiutata dalla polizia ha raccontato che quel pomeriggio, alle 17.30,lei e l'amica avevano un appuntamento con un cliente che, con insistenza, aveva chiesto di incontrarle per parlare di un video. L'uomo infatti riteneva, in quanto gli era stato riferito da un amico, anch'egli cliente delle mistress, che le donne avessero realizzato un video che lo ritraeva in pratiche sadomaso con loro e lo avessero diffuso in rete. Il 57enne, quindi, temeva le possibili ripercussioni che tale video avrebbe avuto sulla sua reputazione.
Giunto nell'appartamento dove le due donne esercitavano a popria attività, l'uomo le ha aggredite fisicamente e, stando a quando raccontato dalle mistress, le avrebbe anche minacciate di morte con una pistola.
L'uomo voleva che il (presunto) video gli fosse consegnato e fosse tolto dalla rete. A nulla sono valse per lui le affermazioni delle donne che hanno negato l'esistenza di tali immagini e, anche alla Polizia, hanno confermato che non filmano i propri clienti. Parole che hanno trovato conferma nei successivi accertamenti effettuati dagli agenti.
Non c'era nessun video dell'uomo, quindi, al quale probabilmente l'amico aveva voluto solo fare uno scherzo.
Che però ha avuto conseguenze pesanti.
Una delle due donne, infatti, è finita in ospedale con una prognosi di 12 giorni.
Il 57enne è stato denunciato e tutti gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per le superiori valutazioni.
Nessuna traccia della pistola con cui le donne hanno raccontato di essere state minacciate, non è stata trovata né nell'abitazione né nei luoghi frequentati abitualmente dall'uomo.
(Foto da web non inerente al fatto specifico)