Dello skipper spezzino Aldo Revello e del suo amico Antonio Voinea non si sa più nulla dallo scorso 2 maggio.
L'ultimo segnale proveniente da Bright, la loro imbarcazione, è stato captato nell'Oceano Atlantico, tra le Azzorre e l'Europa. Poi più nulla.
Le ricerche erano andate avanti giorni e giorni, coordinate dalle autorità portoghesi con il coinvolgimento anche di Nave Alpino della Marina Militare italiana. Tutto però era stato vano.
Ora arriva la svolta. Un messaggio su Messenger alla moglie di Revello, Rosa Cilano, inviato da un marittimo, apre una nuova pista. Subito si pensa ad un mitomane, ma successivamente, dichiara Rosa, "l'evoluzione dei fatti ci ha portato a pensare ad una testimonianza attendibile".
Bright sarebbe stato speronato da un cargo, probabilmente straniero.
Questo è stato comunicato dalla fonte anonima che ha contattato Rosa, la moglie di Aldo, circa un mese fa. Dopo, la donna ha ricevuto anche altri messaggi da altri contatti, tutti con una versione verosimile con molti dettagli, che la hanno portata a pensare che questa versione sia molto vicina alla verità. La determinazione della donna a scoprire come è realmente andata, l'ha portata a continuare a scrivere e a lanciare appelli. Il primo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel quale chiedeva di invitare le autorità a continuare le ricerche. Oggi altri due: uno alla Procura, che, al momento, ha in mano un delicato fascicolo da approfondire, nel quale le chiede di continuare con attenzione ad analizzare il caso; il secondo invece, rivolto a tutti coloro che hanno visto e tacciono, ai quali viene chiesto di farsi coraggio e parlare.
A fianco a lei la madre di Aldo, Maria Gisella Catalano, la sorella Genni Revello e il padre Enrico Revello, che hanno parlato davanti alla stampa. Prima un lungo sfogo della madre che chiede verità con gli occhi lucidi e un nodo alla gola. "Voglio la verità per dormire tranquilla, per non pensare più che qualsiasi rumore che sento la notte sia Aldo che torna a casa, per la mamma e per i suoi bambini- poi conclude- chi ha sbagliato deve pagare".
Un dolore ancora vivo e una ferita aperta hanno emozionato tutti gli amici e parenti dei due dispersi che hanno supportato la famiglia.
Dopo alcune dichiarazioni agli organi di stampa nazionali, Rosa ha parlato a tutti all'Antica Compagnia della Vela, il luogo significativo per il marito e per lei, nella speranza di altre novità.
Il caso continua, a distanza di mesi, a rimanere aperto.