NurSind ha presentato, ad azienda e agli altri sindacati, un Progetto di riorganizzazione per la copertura delle assenze improvvise che superasse l’attuale piano di pronte disponibilità che, come denunciato più volte, riteniamo illegittime.
Un progetto, quello presentato da NurSind, che peraltro avrebbe un costo minore rispetto al costo previsto dal Piano Aziendale di pronte disponibilità perché impiegherebbe risorse solo al momento effettivo di attivazione della copertura dell’assenza e non come nel caso delle PD, anche in caso di non chiamata. Un progetto quello di NurSind , utilizzato già in altre realtà sanitarie in Italia, che garantirebbe una maggiore soddisfazione economica agli infermieri.
Il progetto NurSind permetterebbe anche di risparmiare i fondi contrattuali così da poter dar seguito alle progressioni di carriera di quel personale che non vede riconosciuto il proprio percorso professionale da oltre 10 anni.
Per questo contestiamo la decisione aziendale di aver varato un piano di PD molto più costoso e che toglie risorse ai fondi contrattuali, senza dare soddisfazione alle giuste richieste del personale e non riusciamo a capire il motivo per il quale anche CGIL CISL UIL e FIALS aziendali non abbiamo supportato il Progetto NurSind andando ad uno scontro con l’Azienda sui fondi aziendali e ottenendo solo che l’azienda procedesse unilateralmente a discapito dei lavoratori.
Nursind rilancia il proprio progetto e ha chiesto nuovamente al direttore generale un incontro per la sua rivalutazione affinché non vengano sprecati soldi per “le attese delle emergenze invece che per le emergenze stesse”.
Se il nostro progetto non verrà preso in considerazione, NurSind valuterà la possibilità di chiedere l’intervento del collegio dei revisori dei conti per verificare il corretto utilizzo delle risorse economiche aziendali e se ci sono i presupposti di un danno erariale.
Segretaria Provinciale NurSind La Spezia, Assunta Chiocca