Gli stipendi di giugno e luglio non sono ancora stati pagati: è quanto emerge dal presidio di questa mattina al cantiere, ormai fermo, della Variante Aurelia.
Un presidio unitario dei sindacati CGIL, CISL e UIL per chiedere il pagamento degli stipendi agli 87 lavoratorie per impedire che le attrezzature ed i macchinari presenti all'interno del cantiere venissero portati via. Simbolo tangibile della dismissione.
I sindacati chiedono, invece, ben altri segnali ad ANAS, Regione, Ministero e azienda.
“Siamo qui per sollecitare Anas, Regione e Ministero- hanno detto Lara Ghiglione, Segretario generale della Camera del Lavoro della Spezia; Gianni Carassale, Fillea Cgil; Fabrizio Tassara, Feneal Uil e Mario Benvenuto Filca Cisl - gli stipendi devono essere pagati subito. E bisogna intervenire subito anche per indire una nuova gara con il vincolo della clausola sociale per i lavoratori del cantiere. Il tempo è pochissimo: ricordiamo che gli ammortizzatori sociali scadranno tra 8 mesi. Non possiamo lasciare i lavoratori e le famiglie in mezzo ad una strada e l'opera, fondamentale per gli assetti logistici ed economici del territorio, deve essere completata”.
Il presidio continuerà anche domani all'ingresso del cantiere di salita Castelvecchio alla Pieve.
Il cantiere, lo ricordiamo, è completamente fermo dallo scorso giugno, dopo la totale rottura tra ANAS e TOTO Costruzioni, società che aveva l'appalto per la realizzazone del terzo lotto della Variante.