Ispirandosi anche a modelli già sperimentati in altre Regioni d’Italia, l’appartamento didattico, che aprirà a settembre, ospiterà 12 ragazzi con ritardo mentale lieve/moderato.
Prevede la sperimentazione, di una vita indipendente all’interno di un vero appartamento dove i ragazzi suddivisi in gruppi da 4 trascorreranno una settimana al mese per un anno affiancati dalla presenza di educatori, con l’obiettivo di acquisire la massima autonomia possibile, per quelle abilità che riguardano le attività quotidiane, come fare la spesa, fare la lavatrice ecc..., ma anche abilità relazionali (considerando che si tratta di una convivenza di 4 persone e non di un semplice “andare a vivere da soli”) e abilità più trasversali come l’uso del denaro, l’organizzazione della giornata e del tempo libero.
E’ previsto inoltre un lavoro anche sulla territorialità che prevede di insegnare ai ragazzi ad orientarsi nel loro territorio, a conoscere i servizi presenti necessari alla vita quotidiana(supermercati, farmacie, poste, banca...) e quelli necessari allo svago e al tempo libero (cinema, bowling ecc..). L’obiettivo è quello di vivere il territorio come una risorsa e non come un ostacolo alla propria autonomia come a volte succede.
Il team di lavoro prevede tre psicologi con formazione trasversale che si occuperanno di valutare il livello di autonomia iniziale dei ragazzi, di supportare e di lavorare all’accettazione dei famigliari (spesso è molto più
difficile far accettare ai genitori che un figlio sta crescendo e che ha bisogno di essere trattato da adulto), di fornire materiale scientifico agli educatori, di curare la loro supervisione, nonché di fare lavori di gruppo con
i ragazzi stessi sulle dinamiche psicologiche che possono scaturire durante un convivenza. Ci saranno inoltre 6 educatori che in raccordo con il lavoro degli psicologi lavoreranno sullo sviluppo delle autonomie; 1 coordinatore
con il ruolo di gestione e organizzazione dei turni di lavoro, della supervisione, e di tutte le problematiche che potranno sorgere.
Tutto questo è stato realizzato grazie al lavoro di rete tra i Servizi sociali territoriali e il Servizio ASL area disabili diretto dal Dott. Fabio Ferrari, lavoro che ci ha permesso di sfruttare appieno le risorse messe a disposizione dalla Delibera regionale 1033/2016 della Regione Liguria.
Gli ostacoli sono stati diversi, dal reperimento dell’appartamento nel mercato della locazione privata al suo arredo e messa a norma, cosa che è stata possibile grazie all’interessamento diretto dell’Assessore Daniele Castagna che ha sempre supportato il progetto.