La storia della formazione infermieristica spezzina risale sin dagli Anni Venti del XX Secolo, con l'apertura di una "Scuola convitto per infermiere" all'ospedale Sant'Andrea, secondo quanto regolato dal Regio Decreto-Legge 15 agosto 1925 n. 1832.
In quei tempo, la direzione della Scuola era affidata a personale religioso.
Attorno alla metà degli Anni Sessanta, venne chiamata a dirigere la Scuola una delle prime direttrici laiche italiane di corso per infermieri, la spezzina Lucia Mastrosanti.
Alla fine degli Anni Sessanta la Mastrosanti avviò anche alcuni corsi per "infermiere generico", per poi guidare la rinnovata "Scuola regionale per infermieri professionali" che entrava con i nuovi riferimenti normativi nell'era moderna,
Nel 1971 venne abolita la Scuola-convitto, provvedimento che consentì di accedere ai corsi anche agli uomini, che fino ad allora avrebbero potuto diventare solo 'infermieri generici'.
Dal 1973 le scuole per infermieri professionali diventarono triennali, in accordo con le indicazioni europee stabilite nel Rapporto di Strasburgo, legge 15 novembre 1973, n' 795.
Nei 1975 Lucia Mastrosanti organizzò il primo corso spezzino per infermieri caposala, e per circa quindici anni operò anche una sede nell'ospedale di Sarzana, diretta dalla dirigente Marisa Siccardi.
Nel 1981 alla guida della Scuola si insediò Fiorenza Guidotti, il cui percorso da direttore didattico coincise in parte con l'ingresso della formazione infermieristica nazionale nell'Università, dove approda alla fine dei XX secolo dapprima con il corso di Diploma Universitario, quindi con la laurea in Infermieristica, che è inserita nella rinnovata riforma Moratti (percorso noto come 3+2).
Dopo la dottoressa Guidotti, alla guida del corso universitario arrivò il dottor Gian Carlo Canese; dal 2010, il coordinamento del Corso di Laurea in Infermieristica del Polo Universitario dell'Asl5 Spezzino è assunto dalla dottoressa Stefania Sannazzaro.
(Fonte: ASL5)