"Il 30 aprile- spiegano Luca Comiti, Flai Cgil, Walter Bertolini e Patricia Matias, Fai Cisl ed i lavoratori dell'azienda, presenti questa mattina per sancire la definitiva chiusura della Tenuta- i camion dei fornitori si fermeranno e sembra ci sia un blocco dei soci verso la vendita. Le mucche rimanenti, circa tra i 30 e i 40 capi, andranno via lunedì. È Stata una cosa voluta, un'operazione studiata scientificamente allo scopo di far morire la Fattoria ed il marchio. Si è voluto segnare il latte Marinella, chiudere la fattoria e spacchettamento, era deciso di chiuderla per svendere".
Presenti alla conferenza anche i lavoratori: "Loro rimarranno qui sino a fine procedura e l'unico futuro possibile è una ricollocazione".
Secondo Cisl il panorama che si profila è chiaro: "Nessun bagliore all'orizzonte, i rinvii che hanno caratterizzato il percorso fino a qui erano dovuti solo alle campagne elettorali in corso e adesso non ci rispondono neanche più al telefono. I dodici lavoratori rimasti non hanno più speranze: saranno a casa, non appena arriveranno le lettere".
Il rammarico, nelle loro parole, si legge soprattutto verso la classe politica: "Coloro che hanno preso responsabilità nel programma Marinella devono prendersi la colpa, hanno accumulato un debito di 27 milioni di euro lasciando in abbandono la Fattoria e le persone, non hanno avuto rispetto delle persone, a cui piano piano hanno tolto la terra sotto i piedi".
E sulla nuova storia che si apre adesso, poche semplici parole: "Chiunque verrà, si accetterà tutto a prescindere. Il 27 Maggio ci sarà un incontro in Regione per cercare un modo di riqualificare i lavoratori, ma dovremo tenere conto anche delle problematiche legate all'età".
Era previsto poi, per il 4 maggio, un incontro con il sindaco Alessio Cavarra, che è stato però posticipato: "Parteciperemo, certo, ma crediamo che anche questo sia un chiaro segnale. Marinella non è più una priorità e forse non la è mai stata. Chiunque verrà non può credere che queste persone non esistano, e se ne dovrà far carico. Entro il 15 maggio qualcuno deve firmare la procedura di licenziamento, facendosi carico dei lavoratori: ricordiamo che la procedura scade il 15, ma se una possibilità è che si scelga di pagare il preavviso, chiudendo anche il giorno dopo".