Era nato a Rebocco il 4 dicembre 1925 Sauro Tomà, uno dei pochissimi giocatori del Grande Torino che scampò alla tragedia di Superga. Lui su quel maledetto aereo che il 4 maggio 1949 si schiantò sul terrapieno dietro la basilica di Superga non c'era perchè infortunato e quindi rimasto in città, mentre i suoi compagni erano andati a disputare una amichevole in Portogallo. Li perse quasi tutti quel giorno, i suoi tanto amati compagni di una delle squadre che più ha fatto la storia del calcio italiano. E anche per lui il calcio non fu più lo stesso. L'anno successivo lasciò il Torino e poco dopo il calcio giocato. Anche se a Torino tornò a vivere e seguì sempre le sorti granata.
Al Torino Tomà era arrivato proprio dallo Spezia, la squadra della sua città, dove aveva militato nella stagione 1946-1947.
Il Torino lo ricorda così sul suo sito: "Lo sport perde un protagonista assoluto di un’epica epoca, il Toro piange un autentico gentiluomo e lo storico punto di riferimento per tutti coloro che amano la storia e la maglia granata. Alla sua famiglia, ai suoi cari, ai tantissimi amici l’affettuoso abbraccio di tutto il Torino Football Club".
Questo il messaggio di cordoglio del sindaco della Spezia: “Vorrei esprimere a nome mio e di tutta la città il più profondo cordoglio per la scomparsa di Sauro Tomà. Sauro Tomà, l’ultimo superstite del Grande Torino, con le sue gesta sportive ha dato lustro alla nostra città. È stato un grande campione, un grande atleta e un esempio la cui storia deve essere ricordata così come deve essere onorata la sua memoria".
Sindaco della Spezia
(Foto: Tuttosport)