Un settore in buona salute, quello dell’enoturismo, che vanta 14 milioni di accessi e un fatturato di almeno 2,5 miliardi di euro, ma che stenta a decollare e non sfrutta tutto il suo potenziale economico e occupazionale per la mancanza di forti strategie pubblico-private che mettano in rete e a sistema le risorse di un Paese in cui il vino e il buon cibo sono fortemente interconnessi con le bellezze artistiche e paesaggistiche di tanti territori. Questa la fotografia scattata dai dati dell’anteprima del XIV Rapporto sul turismo del vino in Italia presentato recentemente al Bit di Milano da Floriano Zambon, presidente di Città del Vino, e da Giuseppe Festa, direttore scientifico del corso di perfezionamento in Wine Business dell’Università di Salerno.
Tema caro alla guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano, quello dell’enoturismo, perché i vitigni autoctoni sono parte identitaria della cultura e della storia del territorio e pertanto un volano imprescindibile della promozione turistica.
Da queste premesse l’evento in programma presso il Grand Hotel Portovenere per sabato 24 marzo, realizzato in collaborazione e con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Comune di Porto Venere in occasione della presentazione regionale della guida Vinibuoni d’Italia 2018.
La valorizzazione dell’enologia tipica del territorio e dei vini che derivano dai vitigni autoctoni locali prelude anche ad uno sviluppo economico che non può prescindere dai valori della sostenibilità ambientale e delle pratiche virtuose ad essa connesse, per questo tra i partner dell’evento figura Repower, protagonista a livello internazionale di progetti dedicati alla mobilità elettrica.
A introdurre il tema, sabato 24 marzo alle ore 15.30 al Grand Hotel Portovenere, sarà Mario Busso, curatore nazionale della guida, che nell’occasione incontra i vignaioli della Liguria, per assegnare ai vini d’eccellenza della Regione i diplomi della Golden Star e delle “Corone” attribuite dal pubblico in base all’indice di gradimento emerso durante le finali che annualmente la guida effettua per aggiudicare i massimi riconoscimenti.
“Anche quest’anno Vinibuoni d’Italia – ha sottolineato Mario Busso - ha voluto rafforzare il legame con la Liguria che sta facendo passi importanti verso la qualità e verso la definizione di un’identità significativa rappresentata da vini unici, rari e irripetibili altrove che affondano le loro radici nella storia e quindi sono interpreti esclusivi del territorio. Gli eventi di presentazione regionale costituiscono un punto di orgoglio della guida Vinibuoni d’Italia non solo per la valorizzazione dei vini da vitigni autoctoni della Penisola e dei produttori che si sono distinti nel produrre vini di eccellenza, ma anche per conoscere più da vicino le realtà territoriali e per condividere progetti di crescita con i produttori”.
L’incontro con i produttori e le autorità politiche locali sarà un’occasione preziosa anche per il pubblico di degustare i vini liguri selezionati in guida ed apprezzare il loro abbinamento con una ricca proposta di salumi territoriali di Salumi Levoni. Non solo, ma l’ora dell’aperitivo sarà allietata da Alessandro Scorsone, maestro di cerimonia di Palazzo Chigi che, nella prestigiosa location del Grand Hotel Portovenere, porterà in degustazione per il pubblico partecipante le ostriche e i muscoli della Cooperativa Mitilicoltori Spezzini, sposandoli ad una selezione di Spumanti Metodo Classico da lui operata per l’edizione 2018 della guida.
L’Executive Chef Francesco Parravicini guiderà la brigata del Ristorante Palmaria proponendo in serata un incontro conviviale. Le ricette scelte, abbinate ai vini della Liguria selezionati nell’edizione 2018 della guida Vinibuoni d’Italia, coniugano le tradizioni locali ad una visione di cucina moderna e innovativa, frutto dell’esperienza del Grand Hotel Portovenere maturata con un pubblico di livello internazionale.