La posa in opera dell’aereo simbolo della Guardia Costiera ha già registrato nei giorni precedenti l’interesse e l’approvazione dei cittadini, grati per l’onorato servizio svolto dall’aeromobile che ora svetta ufficializzato ed orgoglioso al centro della principale rotatoria sarzanese. Se la sua apparizione ha suscitato sin dall’inizio curiosità nel folto traffico di persone in transito tra l’Aurelia e la variante Cisa, ancora di più questa mattina, quando un’ampia rappresentanza di Divise Militari e Forze dell’Ordine, con la fascia tricolore del Sindaco in testa, hanno invaso la rotonda tra automobilisti stupiti e a caccia di uno scatto ricordo. Red carpet e bandiera italiana, picchetto d’onore e taglio del nastro per un monumento che rimane alla città per la città, sancendo indelebilmente lo stretto legame tra le istituzioni. Il Sindaco Alessio Cavarra insieme al Comandante della Base Aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto, il Capitano di Vascello Paolo Cafaro e alla Madrina dell’inaugurazione, la Signora Lella Romani, moglie dell’Ammiraglio Romani Ispettore delle Capitanerie degli anni 80, hanno dato il via alla cerimonia di rito e formalizzato l’aereo nel novero dei simboli della città.
LA CERIMONIA
La consegna è stata preceduta da una cerimonia all'interno della Base Aeromobile della Guardia Costiera di Sarzana, nell’aviorimessa principale, per ricordare con rispetto l’onorato servizio di questa serie di mezzi (P166DL3) che dal 1992 iniziarono proprio a Sarzana, con l’istituzione del 1° Nucleo Aereo, un’indispensabile lavoro che ha totalizzato negli anni circa 5.000 ore di volo dedicate a missioni di pattugliamento, ricerca, soccorso e monitoraggio ambientale.
Presenti le autorità militari; il Capitano di Vascello Paolo Cafaro, Comandante della Base, il Direttore Marittimo della Liguria, Contrammiraglio Nicola Carlone, i vertici delle Forze dell’Ordine locali ed il Senatore Massimo Caleo, oltre naturalmente al Sindaco Cavarra che ha ricevuto dal Comandante Cafaro le chiavi del velivolo: “Grazie Comandante per questo regalo alla città, per questa iniziativa che testimonia ancora una volta la grande attenzione che la Guardia Costiera della base di Luni dedica a Sarzana, un’attenzione che tutta la comunità contraccambia sincera e grata. Abbiamo già toccato con mano in questi giorni quanto la nostra riconoscenza sia percepita chiaramente da Lei e dai militari della Base, per Sarzana è davvero un privilegio ricevere questo importante simbolo di un ruolo storico effettuato al servizio del territorio, e occasione per rinsaldare ulteriormente il forte legame da sempre intercorso con voi – dichiara Cavarra - conosco bene il lavoro che svolgete quotidianamente al servizio della collettività; per la salvaguardia delle vite umane, per la tutela dell’ambiente, per la protezione civile e per le missioni internazionali in cui rappresentate l’eccellenza del nostro Paese. Posso solo provare ad immaginare quanto impegno spendiate quotidianamente e quante difficoltà superiate per portare a termine con professionalità le vostre missioni. Da oggi Sarzana e la Guardia Costiera sono, se possibile, ancora più uniti”.
LA STORIA
“Orca 8” era la denominazione operativa (l’identificativo radio) di questa linea di aerei (P166DL3) che hanno solcato i nostri cieli per lunghi 30 anni: 14 i velivoli che ne facevano parte tra Sarzana, Pescara e Catania, di cui i primi quattro nella nostra zona. Multifunzionalità e innovazione li contraddistinguevano e molte delle apparecchiature montate continuano oggi il loro lavoro, seppur perfezionate e installate su nuovi mezzi. La Legge 979 del 1982 sulla tutela dell’ambiente marino e del rafforzamento del servizio di soccorso in mare prevedeva l’istituzione di una componente di volo per il Corpo delle Capitanerie, dopo approfonditi studi vennero ordinati nel 1986 i primi quattro “P166DL3” evoluti, alla ditta “Rinaldo Piaggio” di Genova. Aerei unici in tutto il panorama europeo per i sistemi operativi montati, dedicati per la prima volta alla funzione marittima; radar di sorveglianza superficie a scansione circolare, videocamere all’infrarosso, sistemi di aereo fotografie, sistemi bi spettrali e multi spettrali di telerilevamento ambientali e fari di ricerca, base di tutti i successivi sviluppi. Consegnati nel 1988 diventarono operativi dopo i necessari addestramenti ed adeguamenti, iniziando il loro lavoro nel 1992 qui a Sarzana, pionieri ma rivoluzionari, sostituiti dopo una lunga ed onorata carriera con gli “AV 139”, elicotteri di ultima generazione oggi proseguo degli “Orca” nell’importante lavoro.
UN MONUMENTO PER SARZANA
Degli aerei oggi dismessi si è voluto conservare questo esemplare ora parte integrante della città, l’adattamento del velivolo ed i lavori necessari per la sua corretta valorizzazione sono stati realizzati su base completamente volontaria da un’associazione di ex piloti e tecnici che lavoravano su questi mezzi. Una ottimizzazione estetica portata a termine senza costi e solo per l’affetto verso un indimenticabile compagno di lavoro. Tutta l’operazione, compresa la costruzione dei basamenti che ora lo sorreggono nella rotatoria dopo la messa in opera, è stata a costo zero per la città. Ai cittadini rimane solo l’onere di decidere quale nuovo nome dare alla rotonda ex “Millepiedi”, ed ora immaginiamo, o rotatoria “Orca” o “Dell’aereo”.