Il "grazie" degli ambientalisti per il suo impegno e la sua lungimiranza.
La notizia della morte di Maria Elena Tartaglione ci riempie di profonda tristezza. Non solo perché avviene dopo un lungo periodo in cui le sue condizioni di salute non erano più buone. Ma anche e soprattutto perché lei ha rappresentato, per noi "giovani leve" dell'ambientalismo spezzino un esempio di lungimiranza nelle battaglie per la difesa del territorio e della salute. L'altro grande esempio è stato il caro Pino Malagamba. La sua battaglia contro il parco boe vista oggi, in un mondo che vuole liberarsi dal giogo delle energie fossili e del petrolio, appare quasi profetica. Così come la battaglia contro l'inquinamento della centrale Enel, accanto appunto a Malagamba. La ricordiamo combattiva e urlante, come era solita fare per via del suo forte carattere, il giorno in cui venne Corbellini, allora presidente dell'Enel nella sala del Consiglio Comunale spezzino, contro la "monetizzazione" della salute, cioè soldi per convenzioni socio-economiche in cambio di accordi sulla centrale e quindi, sulla sua permanenza alla Spezia. È passato tanto tempo, ma c'è forse ancora tanto da imparare da quelle posizioni contrarie. Anche da parte degli amministratori attuali, di ogni colore.
In ultimo la sua Piazza Verdi, da lei strenuamente difesa contro un progetto che non piaceva a noi come non piaceva a lei, non solo soggettivamente si intende ma per come è stato deciso, in barba alla partecipazione dei cittadini.
Per questo, mentre abbracciamo i suoi figli, la vogliamo salutare con un semplice "grazie".
Grazie Elena.
Marco Grondacci, Massimo Maugeri, Stefano Sarti