Abbiamo intervistato il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia a seguito della vicenda “Blitz” Casapound contro i venditori abusivi (ne abbiamo parlato qui) distribuiti lungo il litorale del paese delle Cinque Terre. “Ho condannato la manifestazione di Casapound che non era neanche autorizzata. Sono cattolico e democratico, esponente di una lista civica e sganciato da ideologie politiche. Sono un antifascista, basta leggere i discorsi che ho tenuto il 25 aprile in piazza a Monterosso. Noi dobbiamo essere garanti del rispetto delle regole. La tolleranza del mancato rispetto delle regole, a qualunque livello, non fa altro che esasperare le persone. Il rispetto della legalità non è ne di destra ne di sinistra. Le istituzioni non devono lasciare patenti della legalità ad altri ma chi la "butta" sulle ideologie e invoca altre contro manifestazioni parimenti illegali, irrita soltanto i cittadini. Il fascismo e lo spauracchio di un suo ritorno si combattono facendo rispettare le regole. I tempi non sono facili e le risorse limitate, ma l’illegalità si deve comunque combattere.” Queste le parole di Emanuele Moggia che ha rimarcato la sua presa di distanza dal fascismo mostrandoci i discorsi che ha tenuto nella giornata del 25 aprile di quest’anno dei quali riportiamo un estratto: “A 72 anni da quel 25 aprile del 1945 oggi rievochiamo il giorno del passaggio dallo stato di guerra civile e militare, che aveva causato drammatiche distruzioni e decine di milioni di morti, ad un nuovo assetto di democrazia e libertà: dal regime fascista si passava finalmente a una ritrovata condizione di pace e di rinascita della democrazia.” Questa mattina la sezione di Monterosso dell’A.N.P.I ha redatto un comunicato stampa sulla vicenda che alleghiamo in fondo all’articolo.
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