Arriva da Torino il lieto fine della storia infinita dell’ex locanda San Pietro di Porto Venere, abbandonata per tanto, troppo tempo nell’incuria e nella trascuratezza.
Dopo un lungo (e vano) braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la società modenese proprietaria dell’edificio, l’Hotel punta San Pietro S.p.a., ieri sono state aperte le buste dell’asta, con un prezzo di base di 6 milioni di euro.
L’acquirente è Michele Denegri (amministratore delegato di Investimenti e Partecipazioni S.p.a.), figlio del più noto Gustavo, storico imprenditore torinese con esperienza nel settore delle auto, delle biotecnologie e del private equity, che nel 2015 figurava alla posizione 1712 della classifica dei “paperoni” di Forbes.
Ma la famiglia Denegri è nota anche per aver ristrutturato e riportato all’antico splendore lo storico ristorante Del Cambio di Torino, con quasi trecento anni di storia alle spalle. Ora i Denegri hanno deciso di replicare un’operazione di recupero molto simile qui a Porto Venere, con la locanda San Pietro, che secondo il loro progetto dovrà diventare un albergo a 5 stelle con una forza di attrazione, si spera, non solo nazionale.
Dietro alla parola ‘fine’ alla vicenda che ha macchiato a lungo il fascino di Porto Venere, però, ci sono un incontro fortuito e una storia che vale la pena raccontare: “Qualche mese fa ho partecipato a una cena a Torino, al ristorante Del Cambio – spiega il sindaco Matteo Cozzani – Un ristorante che era chiuso da 20 anni e che è stato portato a nuova vita. Lì ho conosciuto Michele Denegri, a cui ho raccontato tutta la storia dell’hotel San Pietro. Poi 20 giorni fa alla festa di Azimut-Benetti il destino ha voluto che fosse invitato anche l’ingegner Rocchia, consulente di Denegri. Così giovedì scorso sono venuti a visitare Porto Venere e la Palmaria. Quello che mi ha colpito di più è che Denegri non ha avuto lo stesso approccio di tutte le altre persone che ho incontrato in questi anni, che mi chiedevano tutte quanto si potesse guadagnare economicamente dall’operazione. Lui invece mi ha chiesto di raccontargli tutta la storia della locanda, e ne è rimasto affascinato”.
Poi più nessun contatto, almeno fino a ieri, quando alle 12 sono state aperte le buste dell’asta e Cozzani ha ricevuto una chiamata: era Denegri, che gli diceva di essersi aggiudicato la struttura. Comprensibile lo stupore di Cozzani: “Vi posso garantire che aver lottato a lungo contro una società che non aveva il nostro stesso amore per il paese e che era interessata soltanto a un’operazione di speculazione immobiliare (la costruzione di appartamenti, ndr) non è stato facile”.
Sì perché il tira e molla tra Comune e Hotel San Pietro S.p.a. prende il via nel 2014, quando l’amministrazione aveva proceduto al pignoramento dell’immobile, bloccato però dalla società modenese, che aveva presentato un concordato preventivo, mai omologato, però, dal tribunale di Modena.
“Denegri mi ha detto che vuole far tornare il San Pietro ai vecchi fasti, vuole farne l’hotel più bello del mondo”, racconta Cozzani.
L’altra buona notizia è che il Comune riuscirà a recuperare anche 500 mila euro per il mancato pagamento dell’occupazione di suolo pubblico dalla società ormai ex proprietaria.
Ma ora cosa succederà? Quali saranno i prossimi passi? E quanto tempo ci vorrà perché le impalcature spariscano e inizino i lavori?
“Innanzitutto il buon Michele verrà qui – chiarisce Cozzani – e io vorrei organizzare un’assemblea pubblica subito dopo le vacanze estive per farlo conoscere a tutti”.
Denegri si è già reso disponibile a iniziare i lavori per la messa in sicurezza della struttura, e il Comune ha anche chiarito che pretenderà una completa riqualificazione di Calata Doria e di Piazza San Pietro.
“È un risultato straordinario e inimmaginabile – dice Cozzani – E non mi interessa chi sarà, da sindaco, a fare il taglio del nastro. Ringrazio tutti gli uffici, la mia squadra e anche l’avvocato Manuela Gagliardi, che ci ha aiutato con le sue consulenze e a cui penso di aver portato fortuna, visto che oggi è vicesindaco della Spezia. Di certo un San Pietro agli antichi splendori ci aiuterà a dare la vera svolta turistica a Porto Venere”.
Ora non resta che attendere. E incrociare le dita.