Un progetto di mobilità alternativa che parte da lontano e, sin dal suo avvio, fonte di polemiche e difficoltà.
Le stesse che, presupponiamo, proseguiranno ancora, nonostante l'inaugurazione di oggi, nonostante le autorità presenti, nonostante il taglio del nastro ed i discorsi di circostanza.
Alla cerimonia del "via alla biciclettata" a Sarzana hanno partecipato tutte le autorità, in veste da ciclista o meno:
il Sindaco di Sarzana Alessio Cavarra, il Senatore Massimo Caleo, i Sindaci Paola Sisti e Daniele Montebello, i regionali Juri Michelucci (PD) e Stefania Pucciarelli (Lega), molti Assessori dei diversi Comuni e le Forze dell'Ordine.
Foto di rito e via lungo la ciclo pedonale.
Ci siamo uniti all'inaugurazione, armati di bicicletta e macchina fotografica, e, al di la della scarsa attitudine al mezzo, non è stato facile.
Scarse le segnalazioni, scarsi i collegamenti e, una volta persa la testa del gruppo, le prime perplessità.
Appena usciti nel piazzale dello Stadio Miro Luperi ciclisti imbarazzati sul da farsi, su dove dirigersi, le prime richieste di aiuto ai Vigili Urbani e poi, a caso, via a seguire a rimorchio chi asseriva di conoscere il percorso.
Via Villefranche, controsenso in via S.Francesco, via Mazzini e Aurelia piena e via così, senza indicazioni ma solo con il "passaparola" tra ciclisti.
Ogni tanto si imbocca un pezzo di pista ciclabile, si costeggia il rassicurante Canale Lunense, e ci si perde ancora all'incrocio stradale successivo.
Piccoli gruppi di ciclisti perplessi a Sarzanello, altri a Nave intenti a spingere le biciclette nella ripida salita tra le macchine e via lungo la strada sino a Caniparola. Qualcuno suggeriva di seguire le indicazioni stradali della via Francigena ma, ma il gruppetto dei dispersi cresceva di "km in km" nel nulla tra Sarzana e Castelnuovo.
Non ci è dato a sapere se i "dispersi" erano semplicemente colpevoli di incapacità o se ci sono veramente delle chiare problematiche nel percorso sarzanese, ma nel tratto di competenza, lungo solo 6 km, le interruzioni e le possibilità di disperdersi nei pericolosi tratti stradali sono molte.
Nel pezzo sarzanese lunghi tratti di pregevole fattura e paesaggi meravigliosi si mischiano, con sapienza, a obbligatori tratti stradali pericolosi, anche in controsenso rispetto al senso di marcia degli automobilisti.
La situazione migliora di molto nel tratto da S.Stefano a Sarzana (quasi perfetta) e da Castelnuovo a Luni, qualche parapetto in più in difesa al Canale, qualche panchina e segnalazione aggiunta e la pista è completata e fruibile.
Rispetto a Sarzana gli altri Comuni sono stati aiutati dalla morfologia naturale dei territorio, tra viottoli e vecchie stradine, contrariamente al diverso territorio sarzanese. Stupisce però questa voluta cerimonia, questa accelerata inaugurazione tra cantieri aperti, lunghi tratti su cui ancora non si è intervenuti e pericolosi passaggi stradali.
Il Progetto é stato redatto nel 2013 ed i lavori sono partiti ad ottobre 2014, tra i fondi FAS dell'Unione Europea (1,6 milioni di euro) ed i contributi Comunali, viaggiamo sull'ordine dei 2 milioni di euro spesi ma l'impressione è che si debba ancora lavorare e ancora investire molto.
La FIAB boccia impietosamente il tratto sarzanese ed i ritardi e le polemiche si sommano: dalla perdita del contributo Regionale di 170.000 euro agli attacchi da parte degli altri Comuni interessati dalla pista e inficiati dai ritardi Sarzanesi, dalla richiesta recente del dipartimento regionale delle infrastrutture, che chiede conto alla Provincia dell'idoneità o meno del tracciato, al mancato invito alla Regione per l'inaugurazione.
La mattinata si è conclusa a Castelnuovo Magra presso "Cà Lunae" con i rituali saluti delle Autorità.
Della mattinata si segnala la frase dell'Assessore Massimo Baudone: "A ne sè mai cuntenti", frase che ha "girato", da ciclista a ciclista lungo tutta la mattinata e già entrata a far parte dell'immaginario sarzanese.