Lampante il fatto che più informazione porti conoscenza e maggiore capacità di valutazione e critica, come pure è indubbio che, con l'avvento dei Social, l'informazione sia più immediata e, per certi versi, "subita" anche dai più pigri, da quelli che non leggevano la stampa per indifferenza o quieto vivere e non si interessavano, non approfondivano ciò che ora è alla portata di tutti, in un bombardamento mediatico che piano piano coinvolge sempre più persone.
La classica "chiacchiera da bar" (usata come esempio dispregiativo verso i Social), ora però amplificata da Fb, porta tutti a confrontarsi con una moltitudine di persone e stimola la lettura, il proprio intervento e la propria crescita.
E questo è un bene: la miscela esplosiva di curiosità, "piacioneria" ed appartenenza presente nei Social, unita alla consapevolezza di poter segnalare e contribuire, di schierarsi e lottare, non più anonime persone perse nella propria vita ma partecipanti attivi alle problematiche del proprio luogo, diventa un patrimonio comune.
Provoca aggregazioni e discese in campo di interessati e acculturati, quindi approfondimenti utili, scrematura e crescita esponenziale, come pure provoca anche critiche e resistenze da chi prima era "meno" sottoposto al "giudizio di popolo", o da chi "solo" gestiva l'informazione.
Ora la carta da giocare più utile per tutti è accettare la sfida e migliorare il proprio lavoro e capacità.
Facebook, Twitter e blog vari diventano virali e la trasformazione del nostro mondo è inarrestabile, forse anche esagerata, ma è un cambiamento sociale inevitabile e ormai fondamentale anche in settori rispettabili come i "no profit", con cause benefiche e blog tematici che diventano in breve punti di riferimento.
Il potenziale dei Social media è notevole ed un suo uso consapevole offre opportunità inimmaginabili, una possibilità di cambiamento della propria e delle altrui identità sociali in maniera completamente nuova. Uno strumento certo da conoscere e gestire, non privo di rischi, ma "uno strumento e non una causa, e come tale deve essere governato".
Una realtà ingombrante quindi, ma con cui tutti devono "fare i conti" e qualcuno (forse) ancor di più.
Si potrebbe asserire infatti che la principale sofferenza venga proprio dalla politica o, meglio, dalla perdita della "tranquillità politica" antecedente all'avvento dei Social.
Prendiamo ad esempio una piccola realtà, una piccola e tranquilla cittadina Ligure, da sempre imperturbabile e scorrevole su un unico e sicuro binario, una monorotaia classica e rassicurante per indecisi, distratti, credenti e indifferenti: Sarzana (non ce ne voglia il Sindaco) e usiamola a mò di approfondimento.
C'era una volta Sarzana, ridente cittadina storica giustamente orgogliosa del proprio essere, cultura e benessere l'accompagnavano da sempre, come da sempre la gestivano con costanza le stesse persone, riferimenti politici mai messi in dubbio e apparente tranquillità, un "delegare" classico a chi sapeva, o asseriva di sapere, e quasi mai messo in dubbio da opposizioni deboli e/o confacenti.
Un bel giorno tale tranquillità e sicurezza, come pure il suo benessere, tramontarono, una crisi epocale evidente, come pure altrettante leggerezze Amministrative, contribuirono a far venir meno le certezze acquisite e a far risaltare le ferite.
In contemporanea ai dubbi crescenti, l'avvento temporale delle moderne tecnologie, i primi gruppi social ed i primi scontri e anche, nuova altra novità, una vera, seppur numericamente debole, opposizione in Consiglio.
"Sei di Sarzana se" è il capostipite sarzanese della nuova era, una ottima valorizzazione costante della città, poi il "Mugugno Sarzanese", papà ancora ineguagliato di tutti i "gruppi critici", da lui nacque Oltre! (lo cito in "conscio" conflitto di interessi), gruppo Fb e Associazione, e fu un'apoteosi ancora inarrestabile.
Gruppi su gruppi si sono creati (troppi per citarli qui e me ne scuso), critici o meno, specifici o più ampi, ma una nuova informazione è nata, una nuova forma di partecipazione attiva cresce costante e limitarsi a definirla fastidiosa e solo combatterla è "errore e sottovalutazione".
Il velo ovattato che ha sempre avvolto le problematiche cittadine è stato squarciato e improvvisamente tutto è cambiato e diventato fruibile ai più.
Con un po' di fantasia potremmo spingerci ad immaginare il respiro di sollievo dei precedenti Amministratori (non sottoposti allora a tale stress), mentre guardano oggi i loro eredi tartassati dai Social, e contemporaneamente riusciamo a capire la difficoltà aggiunta degli attuali, rivalutando con più benevolenza la loro difficoltà.
Ciò che una volta non si sapeva ora si sa senza aspettare i quotidiani, senza uscire, anche solo alla sera sdraiati sul divano.
Ciò che prima era un sentito dire rimandato di persona in persona ora è immediato, notizia o avvenimento che sia ed in qualunque quartiere succeda.
Ciò che prima si discuteva solo in ristretti ambienti o in serate dedicate ora è a portata di un semplice clic.
E umanamente infastidisce.
L'abilità sta, o starebbe, nello sfruttare e non nell'osteggiare, nel mettersi in gioco e non nel condannare.
limitarsi a criticare i Social è infatti equipararsi a chi, ignorantemente, si limita a farlo a prescindere nell'opposta tribuna e il vero rischio, la vera trappola, sta nello "scadere eguale".
Anche la stampa ufficiale inizialmente ne ha sofferto, ha criticato e a volte denunciato gli eccessi, poi si è adeguata e sfrutta ciò che, in realtà, è impossibile fare da soli: tante persone coprono spazi e luoghi con immediatezza e diventano informazione anche per "l'informazione stessa".
La prima risposta dell'Amministrazione Sarzanese è stata vincente, la convocazione in Sala Consiliare del "Mugugno Sarzanese" e/o accoliti critici è stata una buona mossa, purtroppo non valorizzata dalla mancata organizzazione dei "mugugnoni" stessi che sono intervenuti e dal poco tempo a disposizione, causa un matrimonio in programma nella stessa sala; così come buono è stato il dialogo instaurato inizialmente dai "rappresentanti mugugnoni" con l'Assessore Ravecca per discutere di sicurezza, culminato in un incontro alla presenza del Comandante della Polizia Municipale, con l'Assessore, il creatore del Mugugno Sarzanese e i rappresentanti di Oltre!
Poi i rapporti si sono man mano deteriorati, insufficienti i risultati ottenuti, gli attacchi dei Social inaspriti ed è rimasta solo guerra e divisioni.
Il Sindaco redarguisce chi critica e contribuisce a dare una pessima immagine della città e i Social continuano ad evidenziare/segnalare ogni minima pecca senza pudore alcuno.
Anche i commercianti sono stati redarguiti nell'ultima riunione in Confesercenti a Sarzana: "Se scriviamo nei profili istituzionali le cose buone fatte - asseriva il Sindaco - e anche voi commercianti commentate con critiche e sarcasmo, vi leggeranno in tutta la Provincia contribuendo cosi voi per primi a peggiorare la difficile situazione del commercio".
Purtroppo le pecche da segnalare sono molte ed il momento è difficile per un'Amministrazione impoverita da sbagli antecedenti e da un perseverare attuale (così si legge su Fb), i cittadini esasperati e facilitati dalla nuova tecnologia infieriscono, ma ciò non è necessariamente un male, molte segnalazioni vengono recepite, anche amplificate dalla stampa (cartacea e online) e prese in considerazione e di questo ne devono esser soddisfatti i cittadini partecipi quanto chi ha preso atto del problema e lo ha risolto.
Un giusto compromesso andrà piano piano trovato, creando così il giorno in cui i "critici web" impareranno a moderare certi eccessi e gli Amministratori impareranno a raffrontarsi e dialogare costruttivi.
Abbiamo "giocato" con Sarzana e ce ne scusiamo, ma è un argomento valido per tutti nel bene e nel male, sia per Cavarra che per Federici come per De Ranieri.
Segnaliamo il Sindaco apparentemente più "abile" ad equipararsi con la nuova realtà: al momento "vince la sfida Social VS politica" Leonardo Paoletti Sindaco di Lerici, sempre pronto a confrontarsi con attacchi e segnalazioni web presenti nei Social lericini e nel proprio profilo, spesso ringraziando per le critiche/segnalazioni mirate e intervenendo a risolverle.