Si tratta di una una vera e propria piaga, quella delle truffe agli anziani, che le forze dell'ordine trattano sempre con estrema serietà, considerata anche la diffusione del reato. Prese di mira, anche ieri lunedì 6 febbraio, due persone anziane che, oltre al danno economico devono poi fare i conti anche con i particolari risvolti che questo crimine porta con sè: imbarazzo per quanto accaduto, perdita di fiducia verso sè e verso il prossimo, sensazione di solitudine.
Il primo fatto, ieri, si è verificato in via Bologna, dove la squadra volante della Polizia di Stato è intervenuta intorno alle 17.00; la vittima, una donna del 1933, ha raccontato di aver aperto la porta ad un uomo che si è presentato come tecnico dell'ACAM, che voleva fare controlli all'interno dell'appartamento. Conquistata la fiducia della donna, l'uomo l'ha poi convinta a mostrargli delle banconote, per controllare che "non fossero contaminate dalle sostanze che si stanno diffondendo- spiegando- sa, abbiamo avuto delle perdite...". Così la donna ha consegnato al truffatore 700 euro.
Altro caso, sempre ieri, è avvenuto in via Cozzani: in questo caso la vittima è un uomo del 1929, raggirato sempre dalla stessa persona, ha consegnato ben 15mila euro, provento degli affitti appena ritirati. Anche in questo caso l'uomo ha convinto l'anziano con la scusa della perdita di sostanze contaminanti per le banconote.
Il truffatore è descritto come un italiano sui 35 anni, vestito di blu, con cappellino rosso e blu, alto 1,75 metri.