Il premio – che consiste in un contributo in denaro messo .a disposizione dal Lions club "Host" – è stato infatti assegnato quest'anno a quel mondo della malattia e della sofferenza che, in questi tempi di «globalizzazione», finisce spesso per non fare notizia, se non in casi particolarmente gravi o dolorosi. Si tratta invece di una realtà diffusa, che richiede impegno quotidiano di solidarietà e di assistenza, tanto più in un periodo nel quale il pur meritorio impegno delle strutture pubbliche conosce non poche difficoltà. Lo ha messo in rilievo monsignor Palletti in alcune riflessioni formulate in chiesa al momento della consegna del riconoscimento.
La sottosezione spezzina dell'Unitalsi rappresenta in diocesi l'organizzazione che in Italia da centodieci anni si occupa di accompagnare le persone malate a Lourdes e in altri santuari. Alla Spezia l'Unitalsi è presente dall'inizio degli anni Trenta del Novecento e da allora in modo ininterrotto ha proseguito la sua attività. Ogni anno vengono organizzati pellegrinaggi, in particolare in treno al santuario di Lourdes. La sede provinciale si trova a Mazzetta, presso la chiesa parrocchiale di San Pietro, nella quale, come è noto, esiste un altare dedicato proprio alla Madonna di Lourdes. Ed è nella chiesa di Mazzetta che ogni anno, l'11 febbraio, proprio l'Unitalsi organizza la giornata annuale della persona malata, con la celebrazione della Messa alla quale i volontari e le volontari dell'associazione accompagnano le persone che ne fanno richiesta, anche se in difficoltà con i movimenti.
Con la presidente Galeotti, volontaria da oltre trent'anni, erano presenti l'assistente ecclesiastico don Luciano Gattellini, parroco di Fabiano Basso, l'ex presidente per molti anni Italo Lunghi e numerosi volontari. Presenti anche i rappresentanti del Lions club "Host".