"Ho appreso questo pomeriggio della scomparsa di Sergio Gasparini, "Ramon"; ci ha lasciati quando il suo cuore forte si è fermato ma se ne era già andata la sua presenza continua ad ogni manifestazione politica o davanti alla porta di chi lo potesse o sapesse aiutare a sistemare qualche ragazzo di Rio; magari non si ricordano o forse non l'hanno mai saputo, ma LUI, ha fatto qualche cosa per loro. Dopo un breve tempo da quando è stato colpito da una malattia feroce che non gli ha dato scampo, ci ha lasciati la sua voce, forte, quasi da tenore, fortemente identitaria, la sua e basta, arrivava negli uffici quando ancora saliva le scale e quando era arrabbiato (perché magari non eri ancora riuscito ad aiutarlo) ti lasciava il tempo di preparare una risposta. Prima del cuore, recentemente lo aveva lasciato anche la vista. Io, come tanti altri amici, continuerò a vederlo e a sentirlo; nel mio ufficio, nella casa del "dottore", lui amava chiamare così il dott. Bertolini di Ortonovo, dove abbiamo vissuto tante serate straordinarie, prima che il destino chiudesse quella casa di amore autentico, portandosi via, uno dopo l'altro, il medico quasi infermo ed il fratello che gli aveva dedicato la sua vita; ci univa la Juventus e il desiderio di stare a fianco a persone perbene. Ricordo le serate a Riomaggiore o Monterosso, a cena fra amici, con le "sue" amiche di sempre, insieme alle quali voglio ringraziare pubblicamente Paola, la sua sposa, per come ha saputo fargli vivere il suo amore, portandolo per mano all'ultimo respiro. Grazie Paola."