In questi giorni si sta assistendo a una strumentalizzazione che riteniamo profondamente ingiusta. Alcuni amministratori locali hanno voluto interpretare come atto politico una comunicazione che aveva un solo intento: far emergere la voce dei volontari, spesso dimenticata, ma sempre presente quando si tratta di mettersi al servizio della comunità. La Protezione Civile si fonda sulla collaborazione tra istituzioni e volontariato. Una collaborazione che deve poggiare sul rispetto reciproco, sull’ascolto e sul dialogo. Appare invece sempre più evidente come, in occasione di scelte strategiche – come lo spostamento di un Polo Regionale– si sia preferito agire senza alcun confronto con chi ogni giorno, gratuitamente, contribuisce al funzionamento del sistema. Abbiamo semplicemente contestato il metodo con cui si è arrivati a questa decisione, chiedendo con rispetto un dialogo che fino a questo momento è mancato. Nessuna accusa, nessuna contrapposizione, solo l’esigenza di chiarezza e condivisione.
Il Coordinamento Provinciale di Protezione Civile della Spezia è un’associazione di volontariato, è un punto di riferimento per decine di organizzazioni diversamente costituite e centinaia di volontari. Da anni svolge un ruolo centrale non solo nell’organizzazione degli interventi, ma anche nella formazione, nella gestione dei mezzi, nella pianificazione degli scenari emergenziali e nella collaborazione diretta con la Regione Liguria. Durante l’emergenza pandemica, i volontari della nostra provincia hanno impiegato centinaia di ore di lavoro gratuito per permettere al Coordinamento di realizzare contenuti formativi, assemblare materiali audio e video, caricarli e gestirli su una piattaforma di formazione a distanza. Questo ha permesso alla Regione di garantire alcuni dei percorsi formativi, obbligatori per diventare volontario, anche in pieno lockdown – e continua ancora oggi: i corsi per i volontari vengono tuttora erogati attraverso la nostra piattaforma, senza che sia mai stato chiesto un euro. Nessun ringraziamento ufficiale, nessun riconoscimento economico o istituzionale. Quando si tratta di ricevere dal volontariato, va tutto bene. Quando si tratta di ascoltarlo, la risposta è spesso: “si fa così e basta”.
Abbiamo addirittura appreso, con amarezza, che se la location di Brugnato non fosse stata accettata senza condizioni, i mezzi e materiali della Colonna Mobile Regionale sarebbero stati trasferiti a Genova. Di fronte a tutto questo, ci chiediamo: perché molti sindaci stanno attaccando noi volontari e il coordinamento, abbiamo semplicemente chiesto di essere coinvolti in scelte che riguardano il lavoro quotidiano dei nostri volontari? Attenzione non siamo dicendo che regione non può spostare il proprio materiale, ovvio che lo può fare, stiamo solo chiedendo coinvolgimento anche perché quando c’è da spostare Colonna Mobile Regionale viene chiesto al volontariato. Chi fa volontariato di protezione civile non lo fa per interesse o per visibilità. Lo fa per senso civico, per solidarietà, per amore del proprio territorio. Lo fa spesso di notte, sotto la pioggia, tra le fiamme o in mezzo al fango, mettendo a rischio la propria sicurezza per garantire quella degli altri. Sono volti invisibili nelle emergenze, ma essenziali. Sono cittadini attivi che meritano ascolto, non attacchi.
Non cerchiamo medaglie, ma chiediamo rispetto. Non vogliamo scontri, ma pretendiamo dialogo. Non accettiamo che il volontariato venga relegato al ruolo di “esecutore muto”, piegato alle logiche del momento. Il nostro impegno continua. Con dignità, con spirito di servizio, ma anche con la consapevolezza che il silenzio, quando diventa imposto, non è più una virtù.
Associazione Protezione Civile, Antincendio Boschivo e Ambiente - Lunezia ODV
Gruppo Soccorritori Montebello ODV
Associazione Protezione Civile Life on de Sea ODV
Associazione Protezione Civile Radio Hermes ODV
Associazione Protezione Civile Radio Marconi ODV
Associazione Protezione Civile GEV ODV
Pegasus ASI ProCiv Nazionale ODV