L’inverno 2024-2025 si chiude con dati climatici che confermano il trend di riscaldamento registrato negli ultimi anni. La Liguria ha vissuto una stagione caratterizzata da temperature sopra la media e precipitazioni concentrate soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio. La Spezia, in particolare, ha segnato anomalie termiche significative, con un incremento delle temperature minime di circa +3°C rispetto al periodo di riferimento 1961-2010. A riportare questi dati il report di riepilogo invernale 2024-2025 redatto da Arpal.
Temperature: un inverno insolitamente mite
Le temperature invernali alla Spezia hanno mostrato un andamento decisamente sopra la norma. Gli scarti rispetto ai valori climatici storici sono stati particolarmente evidenti per le temperature minime, rendendo le notti decisamente più miti. Questo fenomeno è stato attribuito a condizioni meteorologiche dominate da prolungati periodi anticiclonici, alternati a fasi piovose caratterizzate dall’afflusso di aria più calda e umida da sud. Nel complesso, il trimestre invernale ha visto poche ondate di freddo significative e un’assenza quasi totale di nevicate anche sulle colline circostanti la città. I dati regionali confermano che le temperature medie giornaliere hanno spesso superato i valori massimi assoluti del periodo di riferimento 2003-2022, con picchi che nell’ultima decade di gennaio hanno raggiunto i 10°C.
Piogge concentrate, allerta rossa a gennaio
Sul fronte delle precipitazioni, l’inverno spezzino si è distinto per un dicembre particolarmente secco, seguito da un gennaio e un febbraio più piovosi. Le cumulate più abbondanti si sono registrate sulle aree interne della provincia, con valori superiori ai 300 mm nel mese di febbraio. Il 27 e 28 gennaio sono stati i giorni più critici dell’intera stagione, quando una perturbazione atlantica ha causato forti precipitazioni accompagnate da un’allerta rossa. Durante questi due giorni, alcune località della provincia hanno registrato accumuli superiori ai 200 mm nelle 24 ore, causando criticità idrogeologiche e disagi alla viabilità.
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