La Fontana delle Voci, nel cuore dei giardini di Piazza Brin nel quartiere Umbertino, è uno degli elementi artistici più emblematici della città. Opera dello scultore udinese Mirko Basaldella, la fontana fu realizzata nel 1955 e inaugurata nel 1956, suscitando inizialmente alcune critiche, ma diventando ben presto un simbolo indiscusso della città.
Il complesso scultoreo è costituito da una vasca ottagonale che racchiude al suo centro un imponente totem alto 7,5 metri. L'opera, concepita da Basaldella dopo il suo lavoro al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, rappresenta un'interpretazione artistica delle "voci del mare", con cavità semicircolari che scavano lateralmente il totem. Queste cavità sono simboliche delle voci che il mare sembra emanare. L'artista, nella sua ricerca di nuove espressioni artistiche, ha utilizzato un'ampia varietà di materiali come pietra, bronzo, rame, ottone, ferro e cemento, rendendo la fontana un'opera poliedrica. A questi materiali si aggiungono le tessere di mosaico che rivestono completamente la struttura e la vasca, conferendo luminosità all'opera, che risplende specialmente quando illuminata dalla luce del sole.
Nel 2017, la Fontana delle Voci è stata oggetto di un importante restauro che ha permesso di recuperare e preservare la sua bellezza originale, rendendola ancora oggi un punto di riferimento artistico e culturale per la città. Oggi, un nuovo intervento di restauro è in corso, voluto dal Comune della Spezia, che mira a garantire la durabilità dell'opera nel tempo, affrontando i problemi causati dall'usura e dall'esposizione agli agenti atmosferici. I lavori includono il consolidamento della struttura, il rifacimento delle tessere del mosaico e il miglioramento della funzionalità della vasca, affinché l'opera possa continuare a essere ammirata e goduta dai cittadini e dai turisti.
La fontana è anche tra i monumenti segnalati dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), a testimonianza del suo valore storico e artistico.
Sebbene la Fontana delle Voci sia stata inizialmente oggetto di critiche al momento dell'inaugurazione, è oggi diventata un elemento insostituibile di Piazza Brin, uno dei luoghi più popolari e amati della Spezia, continuando ad essere un'importante testimonianza del patrimonio artistico e culturale della città.