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I Comitati che si occupano della viabilità in Val di Magra chiedono che riprenda la concertazione tra tutte le parti coinvolte

Le richieste e le proposte.

I Comitati viabilità “Due fiumi” di Ceparana e “No rampe A15” di Albiano Magra hanno concordato di riprendere l’attività di monitoraggio dei lavori relativi alle infrastrutture stradali della piana di Ceparana e del distretto industriale tosco ligure Albiano – Santo Stefano di Magra. In particolare il riferimento è al nuovo ponte tra Ceparana e Santo Stefano Magra che, secondo il cronoprogramma, dovrebbe essere operativo a luglio 2025.

"Si tratta - affermano i due comitati - un’infrastruttura attesa da decenni, in grado di mettere in comunicazione rapida Val di Vara e Val di Magra e quindi le arterie principali della viabilità provinciale. Quest’opera, insieme al casello autostradale di Ceparana che, entro il corrente anno, così come annunciato dall’Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, sarà dotato di tutte le modalità di pagamento del pedaggio. dovrebbe dare respiro a tutta l’area della Piana di Ceparana su cui insistono i comuni di Bolano, Follo, Calice al Cornoviglio, Podenzana e Vezzano Ligure nonché la limitrofa area industriale di Albiano Magra, frazione del Comune di Aulla".

"Nel frattempo - aggiungono i portavoce dei due comitati - a migliorare la viabilità.si deve aggiungere l’imminente inizio dei lavori della rotatoria di Bottagna, programmati nella prossima primavera, con lo slittamento alla prossima estate dei lavori di consolidamento del ponte tra i comuni di Bolano e di Vezzano Ligure".

Tutte queste opere in corso di realizzazione, secondo i Comitati, "non potranno dare il loro pieno contributo alla viabilità della zona senza il necessario supporto di alcune infrastrutture ritenute indispensabili per evitare gravi disagi alla popolazione residente, in particolare nella zona di Ceparana ma anche ai complessivi 40.000 residenti e circa 1200 imprese con 6.000 addetti che abitano ed operano nel territorio della piana di Ceparana e di Albiano Magra".

Il riferimento è, in particolare:
- al collegamento della bretella Ceparana – Santo Stefano di Magra con la rotatoria di Via Italia in Ceparana per cui dovrebbe essere realizzata l’infrastruttura di collegamento con apertura di un nuovo varco in entrata ed in uscita nella rotatoria stessa di cui necessita conoscere progettualità e finanziamento per la sua realizzazione;
- alla tempistica di realizzazione della rotatoria sulla strada statale della Cisa, al confine ligure- toscano, opera che, a differenza della precedente, era stata da tempo prevista dall’ANAS e non ancora realizzata;
- al 2^ lotto della bretella da realizzarsi nel territorio di S.Stefano di Magra che, ai Comitati, essere stato finanziata relativamente al costo del solo progetto ma non dell’intera opera, la cui realizzazione consentirebbe di bypassare il collegamento con il raccordo autostradale per gli automezzi diretti da e verso Sarzana che, se non realizzato, creerebbe una vera e propria trappola infernale per gli automezzi nell’area tra la località Arenelle ed il raccordo autostradale.

"A nostro avviso - affermano i Comitati - è necessario riprendere l’attività di concertazione, già avvenuta nel recente passato, tra i sindaci dei territori interessati, i decisori politici regionali e nazionali: consiglieri regionali, deputati e senatori del nostro territorio, i cittadini e gli imprenditori che operano in tale contesto per trovare le soluzioni ai problemi ipotizzati e puntualmente segnalati.
Noi continueremo la nostra opera di sensibilizzazione e di verifica dei lavori già messi in cantiere. E’ indubbio che i decisori debbano traguardare alla diversificazione delle arterie di traffico in ragione del carico (veicoli/ora), tipologia e percorrenza, con aumento della sicurezza stradale, in tutto il territorio interessato alle infrastrutture indicate confrontandosi con le realtà dei residenti, delle aziende operanti nel territorio che già sono intervenute sulla problematica".

"In conclusione- si augurano- che le esperienze positive maturate negli anni successivi al crollo del ponte di Albiano fino ad oggi possano costituire la base di una programmazione delle infrastrutture viarie del territorio in grado di offrire opportunità di sviluppo non solo per l’area della piana di Ceparana e del distretto industriale di Albiano Magra nonché per l’area retroportuale di Santo Stefano Magra ma pure, in un’ottica più ampia, per tutta l’area del territorio spezzino che, nel campo specifico della viabilità, pare essere rimasta ferma alla progettualita’ degli anni 70".

 

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