La geologa spezzina Sabrina Mugnos è impegnata in questi giorni in una campagna di studio delle Aurore Boreali. Si è infatti recata nella Lapponia Finlandese con un gruppo di una trentina di persone, per approfondire meglio questo appassionante fenomeno naturale. Il gruppo è partito da Milano, ha fatto scalo ad Helsinki e poi dai lì fino a Ivalo, l’aeroporto più a Nord della Finlandia. Da qui in pullman fino a Inari.
La località si trova alla Latitudine di 69° Nord, a circa 400 km dal Circolo Polare Artico. Inari è un luogo importante perché è considerato un po' la capitale della Cultura Sami, gli abitanti originari della Lapponia. Il nome Lapponi, in realtà, è un nome dispregiativo, che tradotto vorrebbe dire “straccioni”. Quindi il vero nome degli antichi abitanti della Lapponia, è appunto Sami.
Nello stesso luogo c’è anche un museo che si chiama “Siida – Sami Museum and Nature Center”, dove sono racchiusi tutti i manufatti e le informazioni della cultura Sami e, poco distante, c’è anche il loro Parlamento. La Lapponia è un’area che include paesi della Finlandia, della Norvegia, della Svezia e della Russia.
Questo luogo, Ivalo, è caratterizzato da un grande lago, profondo una novantina di metri, il terzo più esteso della Finlandia, e da un’area pianeggiante coperta da un’immensa distesa di abeti punteggiata da laghi.
"Stiamo facendo questa ennesima esperienza di osservazione delle Aurore Boreali. - spiega Sabrina Mugnos a Gazzetta della Spezia - In questi mesi sono particolarmente intense perché il Sole è in un periodo di massima attività. Non a caso nei mesi scorsi si sono potute osservare delle luci aurorali anche alle nostre latitudini". (leggi qui e qui)
"L'entusiasmo è pazzesco perché la visione dell'aurora è un fenomeno molto suggestivo. - ha proseguito Sabrina Mugnos - E' molto bello il contorno perché qui siamo nella capitale finlandese della cultura tradizionale Sami e che è possibile conoscere anche visitando alcuni centri e musei. Molto bello il contatto con la natura incontaminata del luogo che stiamo attraversando con le slitte, a contato anche con la fauna locale, quali le renne".
"La meravigliosa suggestione del Grande Nord non è solo paesaggio, ma anche ambiente, - ha aggiunto Sabrina - qui tra pochi giorni si entrerà nella 'Notte Artica' il che vuol dire che il sole non sorgerà più fino a gennaio. Anche oggi abbiamo giornate di due ore dove si osserva la palla del Sole aranciata ferma sopra l'orizzonte con 'pennellate' di arancio sulle distese bianche e innevate. E poi il crepuscolo color zaffiro e seguito dal buio e dalle Aurore Boreali. Quindi una grande suggestione legata alle luci del Nord".