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Il Rifugio Antiaereo Quintino Sella è stato ufficialmente attribuito e trasferito dal Demanio al Comune In evidenza

di Anna Mori - La firma dell'atto questa mattina presso Palazzo Civico.

E' stato siglato questa mattina l'atto di attribuzione e trasferimento del Rifugio Antiaereo Quintino Sella dal Demanio al Comune della Spezia. Presenti alla firma il Sindaco Pierluigi Peracchini, l'Assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi, il Direttore del Dipartimento I e II del Comune della Spezia Massimiliano Curletto, Giovanni Zito, direttore regionale dell’’Agenzia del Demanio e Paolo Mosconi, segretario regionale Liguria del Ministero della Cultura.

Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha sottolineato che oggi è un giorno simbolico per la Città che acquisisce il Rifugio Antiaereo Quintino Sella, che per tanti spezzini è stato un luogo di ricovero durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. "Quest’opera, abbandonata al degrado prima del nostro intervento - spiega - rappresenta oggi una testimonianza tangibile della nostra storia. La notte del 18 Aprile 1943, 1500 tonnellate di bombe furono sganciate dall'aviazione militare britannica, distruggendo purtroppo molte parti della città. La collaborazione con il Demanio ha portato un messaggio importante, legato al recupero del Rifugio Antiaereo con una emozione da vivere con il racconto multimediale di quel bombardamento".

"Abbiamo voluto inoltre decorare l'ingresso con il messaggio degli occhi di Ozmo, un bambino che sorride sul futuro. - prosegue Peracchini - Un messaggio importante perché purtroppo i luoghi di guerra sembrano freddi banali e tante volte difficilmente accettati o mal sopportati per lo scopo che hanno o hanno avuto. Noi cerchiamo, invece, di mandare un messaggio di pace e speranza. Lo facciamo anche con la Batteria Valdilocchi, con il Parco delle Mura, con il Rifugio Antiaereo e continueremo a farlo anche con il Rifugio di Via del Torretto. Presto assegneremo, infatti,  anche l'incarico di recupero, così da andare a completare il progetto di 'Spezia Forte' che include anche Montalbano su cui stiamo lavorando e il Parco della Rimembranza". 

"Una città che vuole vivere la speranza del futuro - conclude Peracchini - ma senza dimenticare le proprie origini e gli orrori della guerra. Un grazie particolare al Demanio, ai funzionari che hanno collaborato con noi per arrivare a questa firma, l'Assessore Gagliardi, Curletto e tutti i funzionari del Patrimonio".

il direttore regionale dell'Agenzia del Demanio, Dott. Giovanni Zito, sottolinea che il bene trasferito ha un'importante connotazione storica. "Ho avuto modo di visionare il progetto e gli interventi di allestimento, che sembrano un monito sull'inutilità della violenza". Il Dott. Zito ha poi spiegato che oggi si chiude una prima puntata di un percorso iniziato con il Comune della Spezia, insieme ai colleghi del Ministero della Cultura con il quale "trasferiamo un immobile con la promessa di riuscire a perfezionare entro il prossimo anno anche la Galleria del Torretto. Si tratta anche questo di un immobile che è connotato sia da valenza storica, ma anche un importante esempio ingegneristico, un'opera in cemento armato lunga quasi 300 metri che nel periodo tra il '42 e '44, poteva ospitare fino a 7.000 persone, quando La Spezia era un obiettivo strategico. Il Comune porterà avanti un progetti di ristrutturazione, riuso e allestimento, operazione che permetterà di implementare la fruizione da parte dei visitatori del centro storico". 

Il Progetto che verrà realizzato nella Galleria del Torretto probabilmente sarà un'esposizione di munizioni e armamenti della Seconda Guerra Mondiale e di altri oggetti legati alla storia di quel periodo e alla funzione del rifugio, dove sono ancora visibili alcune scritte in tedesco. La forma rettangolare della galleria, la rende un luogo idoneo ad un'esposizione e ad installazioni multimediali. 

La firma del documento segue la stipula dell’Accordo di Valorizzazione dell'Ex Rifugio Antiaereo Quintino Sella, dove sono definite le strategie e gli obiettivi di tutela e valorizzazione del bene incluso nel "Programma di Valorizzazione”, visto l’interesse storico artistico che esso riveste e l’importanza ad esso riconosciuta nell’ambito delle attività turistiche del territorio.

Il "Programma di Valorizzazione" ha previsto il restauro ed il riuso del bene nell’ottica di restituire un itinerario sotterraneo della città in connessione con il contestuale recupero del soprastante "Complesso delle Clarisse" al quale è collegato attraverso un passaggio ubicato presso la Piazza dei SS. Giovanni ed Agostino.

"Ringrazio tutti gli uffici del Demanio e del Comune, perché in questo caso credo che abbiamo rappresentato ancora una volta un esempio virtuoso, una sinergia importante - sottolinea l'Assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi - Nonostante le difficoltà di questo percorso, iniziato nel 2018, grazie alla norma di legge che permette la valorizzazione dei beni demaniali di valore culturale, artistico e storico, l'Amministrazione ha ottenuto le autorizzazioni a realizzare le opere prima del trasferimento. - spiega l'Assessore Gagliardi, che aggiunge - L'ex Rifugio Antiaereo Quintino Sella è un luogo di grande importanza per la nostra città, ha rappresentato un riparo per tanti cittadini in un momento drammatico di guerra. Siamo orgogliosi di averlo potuto restituire ai cittadini e renderlo visitabile ed oggi di poter concludere anche tutti gli iter burocratici".

"Questa procedura che si conclude, grazie anche al grande lavoro degli uffici comunali che se ne sono occupati, è motivo di grande soddisfazione - prosegue Manuela Gagliardi - è un altro tassello che si va a sommare al progetto di valorizzazione della storia della nostra città, che passa dalle fortificazioni e dalla cinta muraria, dal Parco delle Clarisse, al Parco delle Mura, a Valdilocchi e agli altri immobili che sono già stati trasferiti dal Demanio al Comune o che verranno presto trasferiti. La Quintino Sella - aggiunge - da oggi entra nel patrimonio indisponibile del comune e non sarà mai più alienabile".

Presente alla firma anche il segretario regionale del Ministero della Cultura Dott. Paolo Mosconi: "Siamo molto contenti per la conclusione di questo procedimento, volto a valorizzare un bene importante per la Città. Una forma di federalismo culturale che risulta riuscita e che spero prosegua anche con gli altri progetti che abbiamo attivi con il Comune".

LA GALLERIA QUINTINO SELLA

La storia

L’ex ricovero “Quintino Sella-Manzoni-Sant’Agostino”, conosciuto come Rifugio Antiaereo Quintino Sella, è stato inaugurato e aperto al pubblico il 2 Giugno del 2023 dopo un’attenta e minuziosa opera di restauro che si inserisce all’interno del progetto “La Spezia Forte”, attraverso il quale sono stati già precedentemente riqualificati il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e la Batteria Valdilocchi.

All’interno della galleria è stato allestito un percorso multimediale che ripercorre la storia della Città della Spezia dal Trecento al Novecento, attraverso la voce narrante di personaggi e luoghi iconici del nostro territorio.  Così, da Simon Boccanegra al corsaro Gattilusio, da una monaca del perduto monastero delle Clarisse, a Domenico Chiodo, all’affascinante Contessa di Castiglione fino ad oggetti simbolo della città. Un racconto avvincente sulla storia della Spezia, dove ricordi, testimonianze, memoria rievocano un passato del quale, spesso, non sono rimaste che poche tracce.

La narrazione della storia della città si conclude con il ricordo dei fatti terribili della seconda guerra mondiale da parte di una delle tante persone che ne sono state testimoni dirette. Il suono di una sirena antiaerea chiude il percorso e anticipa l’installazione dal titolo Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943. Qui è la galleria che diventa protagonista e si ripropone, con un'esperienza immersiva, nel suo ruolo iniziale di Rifugio Antiaereo: voci smarrite e un baluginare di luci anticipano il bombardamento più violento che la città abbia mai subito.

La galleria, inizialmente doveva servire per la realizzazione di un ascensore per raggiungere le soprastanti vie XX Settembre e XXVII marzo. Nel 1942, interrotti i lavori di costruzione dell’ascensore, l’Amministrazione appaltò i lavori di scavo alla ditta S.A.C.A.S. (Società Anonima Costruzioni Applicazioni Speciali) di Milano, sotto la direzione del Commissariato Ministeriale per la costruzione dei ricoveri antiaerei: nonostante i lavori non fossero terminati, il ricovero fu quotidianamente fruito dalla popolazione che ne fece largo uso durante le ormai sempre più frequenti incursioni aeree.

La galleria, il cui “camerone” misura 210 metri di lunghezza e 6 di larghezza, ed aveva 120 metri circa di cunicoli di accesso, era in grado di accogliere 6.500 persone, nel rispetto delle prescrizioni vigenti per i ricoveri su metro-cubo/aria per persona.

Il progetto di recupero

Il progetto di recupero, finanziato dalla Regione Liguria, nell’ambito del Fondo Strategico Regionale, è stato appaltato all'azienda Lacogeit nell’ottobre 2021. L’importo totale dell’intervento comprensivo di lavori, spese tecniche ed oneri ammonta a totali 900 mila euro.

I lavori hanno consentito di eliminare le copiose percolazioni d’acqua che erano all’interno della struttura, grazie alla realizzazione di un sistema di centinature che raccolgono l’acqua e la convogliano nella preesistente canalizzazione centrale.

In accordo con la Curia, è stata riaperta l’uscita secondaria verso Piazza Sant’Agostino demolendo il tamponamento realizzato negli anni ‘50 e riportando alla luce alcune porzioni della facciata del convento di Sant’Agostino distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

La seconda fase del recupero del sito, oramai in fase di ultimazione, riguarda l’area dell’ex Convento delle Clarisse il cui intervento di riqualificazione è volto a limitare il degrado dei resti della struttura medievale e consentire la fruizione della struttura e dell’area garantendo un suo utilizzo a fini turistici e ricreativi. Questa seconda fase è ancora finanziata dalla Regione Liguria nell’ambito del Fondo Strategico Regionale per un importo totale di 700 mila euro

Orari di apertura al pubblico

La galleria è aperta al pubblico gratuitamente con visione dell’installazione multimediale

Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943 nei seguenti giorni e orari:

Venerdì: 17:00 - 19:00

Sabato: 10:30 - 12:30 - 17:00 - 19:00

Domenica: 10:30 - 12:30

Per informazioni: 0187 727220

 

 

 

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