Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul percorso, questo pomeriggio si è svolta per le vie del centro della Spezia la parata della terza edizione del La Spezia Pride.
Una sfilata colorata e piena di musica da Piazza Brin alla Pinetina, una "manifestazione politica per rivendicare i diritti civili per ogni soggettività marginalizzata, appartenente alla comunità LGBTQIA+ e non solo".
Questo un estratto dell'intervento, nel corso della manifestazione, di Luca Comiti, Segretario della CGIL spezzina, tra gli organizzatori del Pride: "Oggi siamo qui per lottare, per esprimerci, per riflettere, per divertirci insieme! Quello che si chiede con i Pride sono norme che non discriminino le persone in base all’identità di genere e all’orientamento sessuale. A chi domanda se è ancora necessario il Pride, rispondiamo che oggi lo è più che mai. Tutt’ora ci sono Stati dove si viene condannati a morte o si finisce in carcere per via del proprio orientamento sessuale o per l’identità di genere. Senza arrivare a tanto, ci sono Paesi in cui i diritti sono costantemente negati, incluso il nostro. Dopo anni in cui la strada dei diritti sembrava lineare, faceva presagire che avrebbe portato a sempre nuove conquiste, assistiamo a un ritorno delle destre fasciste e non solo; estremismi che della negazione dei diritti sessuali e riproduttivi delle persone fanno i loro principali cavalli di battaglia e motivo di campagna elettorale.
Lo scorso 17 maggio il governo Meloni ha deciso di non firmare la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtqia+ avanzata dalla presidenza di turno belga del Consiglio Ue e sottoscritta da 18 Paesi membri su 27. E nell’ultimo G7 la Meloni ha imposto di togliere dal documento conclusivo il riferimento al diritto di aborto ed il passaggio sulla difesa dell’identità di genere e della comunità LGBTQIA+ Scelte gravi e sbagliate e in perfetta continuità con gli attacchi alle persone trans e alle famiglie omogenitoriali, che mirano a privare di diritti le bambine e i bambini, oltre a minacciare l’abolizione delle unioni civili.
Aderire, partecipare e sostenere il Pride è per noi un momento per mettere in stretta connessione i diritti della persona con i diritti sociali. Per questo, durante il La Spezia Pride di oggi è possibile firmare a sostegno dei quattro referendum promossi dalla Cgil per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso.
Come sindacato, come Cgil siamo ogni giorno impegnati nella difesa e salvaguardia dei diritti individuali e collettivi. Oggi per noi essere qui non solo è un dovere etico e politico, ma un autentico piacere. Essere immersi in questa festa, in questa bellezza, in questa gioventù, in questo orgoglio di rivendicare la propria identità ed appartenenza. Oggi qui noi rivendichiamo la nostra vicinanza attiva alla comunità LGBTIQ+.
Oggi siamo qui per affermare ancora una volta che la battaglia per i diritti è strettamente interconnessa con quelle per il lavoro, per la pace, per la giustizia sociale e la difesa della Costituzione, conquiste che misurano l’avanzamento culturale e sociale di un Paese. Siamo qui perché ci sentiamo parte integrante di questa lotta, di questo processo storico che ci vede marciare uniti"
Il Segretario provinciale del Partito Democratico Iacopo Montefiori afferma: "Oggi in corteo a La Spezia al Pride assieme a tante e tanti militanti del Partito Democratico della Spezia, al fianco delle tante associazioni organizzatrici a cominciare da Raot La Spezia, Cgil, Arci, per difendere i diritti di tutte e di tutti, sia quelli che oggi sono messi in discussione per una volontà politica precisa del governo Meloni e di questa destra, sia quelli che non si devono dare per acquisiti e scontati. Noi ci siamo a difesa dei diritti di tutte e di tutti".