Guglielmo Marconi è stato protagonista di una conferenza tenuta dal Contrammiraglio Silvano Benedetti, dal professor Filippo Giannetti (docente di Telecomunicazioni presso l’Università di Pisa), da Giuseppe Benelli (presidente dell’Accademia) e da Sergio Cozzani (vicepresidente) presso l’Accademia Capellini.
L’intervento del Sindaco Pierluigi Peracchini ha fatto da prefazione all’evento: “Ringrazio l’Accademia per il suo prodigarsi nel diffondere la storia della nostra città, e permettere di riscoprire figure importantissime come Marconi. E’ grazie a lui se oggi, noi contemporanei, abbiamo l’opportunità di sfruttare tecnologie particolarmente efficaci. Proprio alla Spezia, infatti, i prototipi di queste ultime hanno visto la luce.”
Ed effettivamente il vincitore del premio Nobel per la fisica non è mai stato così contemporaneo: ne è una prova la recente serie Rai a lui dedicata, dal titolo “Marconi: l’uomo che ha connesso il mondo”. Prima delle sue invenzioni, i mezzi comunicativi delle navi mercantili e militari erano particolarmente limitati. Solo dopo la creazione del “Ricevitore a Coherer” la nostra flotta ha avuto l’opportunità di ampliare il proprio comparto tecnologico, con innovazioni uniche al mondo (difatti il progetto originale è stato supervisionato dalla Commissione Permanente per gli Esperimenti della Regia Marina, nel 1897).
Alcuni reperti di quei giorni sono tutt’ora conservati all’interno del Museo Navale, a suggellare il grande rapporto tra La Spezia e il genio di Marconi.