Grande successo per la prima edizione tutta italiana della prestigiosa competizione internazionale di robotica subacquea SeaPerch Challenge, che si è svolta il 15 e 16 Maggio presso la vasca operativa della fortezza del Varignano. La gara di veicoli filoguidati dedicata alle scuole superiori, che ogni anno coinvolge 200.000 studenti in tutto il mondo e ha la sua fase conclusiva in Maryland, ha coinvolto 4 scuole di Liguria e Toscana per un totale di 14 squadre composte da studenti tra i 15 e i 19 anni di età.
Sessantotto, tra ragazze e ragazzi, appassionati di robotica e di esplorazione subacquea, si sono cimentati nella conduzione dei propri veicoli attraverso due percorsi dove hanno dovuto dimostrare le abilità dei propri remotely operated vehicle (R.O.V), in termini di velocità, manovrabilità e capacità di campionare oggetti dal fondo. Il tema di quest'anno infatti è stato proprio l'esplorazione dei grandi fondali oceanici dove le condizioni estreme rendono difficoltoso lo studio dell’ambiente.
Il Programma SeaPerch Challenge ricade tra le tante attività del Progetto Giona-Educazione per il Futuro del Mare, che da ben sette anni è sponsorizzato e supportato dal Centre for Maritime Research and Experimentation (STO-CMRE) e che ha avuto il supporto logistico della Marina Militare, con la concessione, per la gara, della vasca operativa ove si addestrano i Palombari e gli Incursori del COMSUBIN delle Grazie a Portovenere.
“Il NATO STO CMRE, Centre for Maritime Research and Experimentation, è orgoglioso di sponsorizzare queste attività di spicco con le scuole, al fine di promuovere ed incentivare la ricerca in ambito marittimo tra gli studenti e, al contempo, sottolineare come il CMRE, Centro di ricerca di rilevanza internazionale, sia integrato nella realtà locale della Spezia”, afferma il Direttore del NATO STO CMRE, Eric Pouliquen, a conclusione delle due giornate previste per l’evento.
“Siamo molto soddisfatti della entusiastica partecipazione di così tanti ragazzi e ragazze appassionati e creativi. Ogni squadra ha cercato di superare in modo personale e funzionale i diversi ostacoli che il percorso di gara proponeva”, racconta Pamela Nascetti promotrice e referente del Progetto per L’Istituto Comprensivo F. De André. “Siamo fiduciosi che grazie a queste attività, nei prossimi anni, sempre più giovani possano appassionarsi allo studio delle discipline scientifiche ed essere magari coloro che contribuiranno a sviluppare le tecnologie in grado di svelare i grandi misteri di un ecosistema fondamentale per la salute dei nostri oceani”.