Continua la collaborazione tra la Cooperativa Mondo Aperto e la Fondazione AVSI: una collaborazione che negli anni sta prendendo molte forme, tutte volte ad attività educative e ricreative dedicate ai minori stranieri residenti sul territorio spezzino, con un occhio di riguardo ai rifugiati ucraini.
La Fondazione AVSI interverrà nelle giornate del 21 e 22 maggio sul territorio spezzino con due pomeriggi di formazione dedicata agli operatori di Mondo Aperto: insegnanti, psicologi, educatori e mediatori interculturali potranno approfondire il tema dell’Arte come strumento per sviluppare la Resilienza.
Attraverso l’arte si può instaurare una relazione di cura: prendersi cura significa proteggere una persona fornendole ciò di cui ha bisogno. L’arte è uno strumento per prendersi cura di se stessi attraverso l’azione dell’espressione, in quanto permette di considerare quegli aspetti di noi stessi a cui non diamo/non sappiamo dare/non vogliamo dare troppa attenzione. L’arte richiede anche un tempo e uno spazio in cui ci si dedica alla creazione, questa dedizione di tempo e spazio è un prendersi cura di sé. Inoltre, il processo artistico si basa su relazioni: tra l’artista e i materiali, tra l’artista e l’opera d’arte, tra l’opera d’arte e lo spettatore, tra l’artista e lo spettatore.
Il percorso formativo prevede una sessione introduttiva sulla Child Safeguarding Policy di AVSI con l’obiettivo di garantire la conoscenza dei processi a cui attenersi per promuovere e assicurare la salvaguardia dei minori a cui sono rivolte le attività di progetto. Seguirà una parte teorica sull’importanza del processo creativo come strumento per sviluppare le life skills e alcune attività pratiche, a cura di un’arte terapista. Ogni partecipante svolgerà individualmente le attività artistiche e ciascuna prevedrà una riflessione e rielaborazione personale che sarà messa a tema nella discussione di gruppo, per esaminare il collegamento tra esperienza artistica e promozione sia della resilienza che delle life skills.
Al percorso parteciperanno numerosi docenti di ISA 1 e docenti provenienti da paesi esteri come Spagna, Portogallo, Grecia e Finlandia, il tutto grazie al progetto Erasmus che ISA1 sta portando avanti in questi anni e di cui Mondo Aperto è partner.