"Alienum a ratione". Magistero sociale, ruolo delle Chiese e della società civile per la promozione della pace di fronte alla terza guerra mondiale a pezzi: è questo il tema del convegno che si terrà sabato 27 aprile dalle ore 16.00 alle ore 19.30 nella Sala Multimediale di TeleLiguriaSud in Piazzale papa Giovanni XXIII (a fianco della Cattedrale) alla Spezia.
Il prossimo 18 maggio si terrà a Verona “Arena di Pace 2024” a cui papa Francesco ha invitato i movimenti popolari italiani per dare vita ad un grande evento di riflessione sulla Pace. il Convegno “Alienum a ratione”. Magistero sociale, ruolo delle Chiese e della società civile per la promozione della pace di fronte alla terza guerra mondiale a pezzi (La Spezia, sabato 27 aprile) si propone come momento di preparazione, di approfondimento e di confronto a più voci sull’insegnamento sociale della Chiesa e sul ruolo delle Chiese e della società civile per la promozione della pace nell’attuale contesto internazionale.
Il Convegno è promosso dalle seguenti realtà della Spezia: ACLI, Azione Cattolica, Betania amici del SERMIG, Caritas Diocesana, Movimento dei Focolari
Con l’adesione della Chiesa Evangelica Battista, Chiesa Evangelica Metodista, Socie e soci di Banca Etica di Genova-La Spezia e della Rete spezzina pace e disarmo
PRESENTAZIONE
“Oggi tanti, troppi parlano di guerra: la retorica bellicista è purtroppo tornata di moda. È brutto questo! Ma mentre si spargono parole d’odio, le persone muoiono nella brutalità dei conflitti. Abbiamo bisogno invece di parlare di pace, di sognare la pace, di dare creatività e concretezza alle attese di pace, che sono le vere aspettative dei popoli e della gente. Si faccia ogni sforzo in tal senso, dialogando con tutti”. (Papa Francesco ai partecipanti al Primo Colloquio tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e il Congresso dei Leader delle Religioni Tradizionali e Mondiali, Roma, 2024)
“Invitiamo tutte le persone di fede e di buona volontà a confidare, con noi, che un mondo diverso, un mondo rispettoso della terra viva, un mondo in cui tutti hanno pane quotidiano e vita in abbondanza, un mondo decolonizzato, un mondo più amorevole, armonioso, un mondo giusto e pacifico è possibile”. (Dal Messaggio Finale dell’undicesima Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese, Karlsruhe, Germania, 2022)
«Il mondo è attraversato da un crescente numero di conflitti che lentamente trasformano quella che ho più volte definito terza guerra mondiale a pezzi in un vero e proprio conflitto globale». Le parole rivolte lo scorso gennaio da papa Francesco al Corpo diplomatico esprimono l’apprensione di fronte all’attuale scenario internazionale. Il nuovo millennio si sta infatti caratterizzando per tre preoccupanti elementi: la diffusione dei conflitti, l’aumento della spesa militare mondiale che è raddoppiata rispetto agli anni novanta raggiungendo nel 2022 la cifra record di oltre 2.240 miliardi di dollari e la graduale ripresa del commercio internazionale di armi. Il clima di insicurezza che si è diffuso a livello planetario dopo gli eventi dell’11 settembre 2001, le successive crisi e i conflitti nella regione nord-africana, mediorientale e sub-sahariana e la guerra tra Russia e Ucraina sono diventate il pretesto per intraprendere una nuova corsa agli armamenti.
Anche nell’Unione Europea, nata per rafforzare la cooperazione economica e politica nel continente nella convinzione che le atrocità e le sofferenze delle due guerre mondiali non dovessero più ripetersi, soffiano sempre più forti i “venti di guerra”: agli obiettivi di mantenere la pace, promuovere la cooperazione internazionale, consolidare lo stato di diritto nel rispetto delle libertà fondamentali si stanno sovrapponendo istanze volte a “fortificare il continente”, spinte per “irrobustire l’industria della difesa”, pressioni per “entrare in un’economia di guerra”.
Il prossimo 18 maggio si terrà a Verona “Arena di Pace 2024” a cui papa Francesco ha invitato i movimenti popolari italiani per dare vita ad un grande evento di riflessione sulla Pace. il Convegno “Alienum a ratione”. Magistero sociale, ruolo delle Chiese e della società civile per la promozione della pace di fronte alla terza guerra mondiale a pezzi (La Spezia, sabato 27 aprile) si propone come momento di preparazione, di approfondimento e di confronto a più voci sull’insegnamento sociale della Chiesa e sul ruolo delle Chiese e della società civile per la promozione della pace nell’attuale contesto internazionale.
Quali sono i capisaldi del pensiero cattolico e delle Chiese riformate di fronte alla guerra? Quali le vie indicate dal cammino ecumenico per promuove la pace? La nonviolenza è solo un’aspirazione da coltivare in tempi di pace o un’imprescindibile istanza ed un’efficace prassi dentro i conflitti? In un’Europa che si sta sempre più configurando come fortezza armata, quali sono le proposte del mondo del lavoro per un’economia sostenibile? Mentre crescono i profitti delle industrie militari c’è ancora spazio per la finanza responsabile e disarmata? E quali sono le iniziative della società civile, nazionale e internazionale, per la promozione della pace?
Sono queste alcune delle domande a cui i relatori sono stati invitati a rispondere per aiutarci a comprendere il momento che stiamo vivendo e per indicare a noi e a tutte le persone di buona volontà i punti portanti e le priorità per diventare, insieme, “artigiani di pace”.
PROGRAMMA
Introduzione: Francesco Passalacqua (Presidente Provinciale ACLI)
Saluto: S.E. Mons. Luigi Ernesto Palletti (Vescovo della Spezia, Sarzana, Brugnato)
Dalla "Pacem in Terris" alla "Fratelli tutti": il magistero sociale della Chiesa su guerra e pace
Don Bruno Bignami (Direttore dell'Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI)
Le Chiese e il dialogo ecumenico per la promozione della pace
Letizia Tomassone (Pastora della Chiesa Valdese di Napoli)
I mezzi e il fine di fronte alla guerra e alle sue strutture: filosofia e pratica della nonviolenza
Pasquale Pugliese (Filosofo - Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento)
Corsa alle armi ed economia di guerra: il mondo del lavoro per un'Europa di pace
Emiliano Manfredonia (Presidente nazionale ACLI - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani)
"Il disarmo è un dovere morale": ma è possibile disarmare la finanza?
Martina Morano Pignatti (Presidente del Comitato etico di Banca Etica)
Per un mondo di pace: le campagne internazionali della società civile
Lisa Clark (Beati i Costruttori di Pace, già Co-presidente dell'International Peace Bureau)
Domande dal pubblico e risposte dei relatori
Conclusioni: Don Luca Palei (Direttore Caritas diocesana della Spezia) e Alessandro Carozzi (Movimento dei Focolari)