Tellaro è un borgo del comune di Lerici, recensito come uno dei più belli d’Italia. Nei secoli è stato il luogo del cuore di molti artisti, tra cui Mary e Percy Bysshe Shelley, Virginia Woolf e D.H. Lawrence, Mario Soldati ed Eugenio Montale, che gli dedicò la poesia “Verso Tellaro” nella quale scriveva:
“…cupole di fogliame da cui sprizza
una polifonia di limoni e di arance
e il velo evanescente di una spuma,
di una cipria di mare che nessun piede d’uomo
ha toccato o sembra, ma purtroppo
il treno accelera…”
Insomma, a Tellaro il tempo sembra essersi fermato, un borgo marinaresco nel quale è possibile rilassarsi fra la natura e il mare. Un luogo speciale, dove potersi immergere e conoscere la versione più profonda di sé stessi.
Questo borgo è noto anche per una leggenda legata ai saraceni e al cosiddetto “polpo campanaro”.
In una notte del 1660, un gruppo di saraceni guidati da Gallo D’Arenzano tentò di occupare il territorio, senza alcun successo. Quando i pirati si avvicinarono alla riva, le campane suonarono e i tellaresi si svegliarono dal sonno per difendere il borgo. Dopo aver sconfitto i saraceni, gli abitanti si accorsero di un polpo sul campanile e in quel momento capirono che a salvarli, suonando le campane, fu proprio il polpo dai tanti tentacoli.
Da quel giorno, l’animale diventò il simbolo del paese: tutt’oggi viene raffigurato in molte zone del borgo. Il polpo, inoltre, è diventato anche protagonista della partecipatissima Sagra del Polpo, che si svolge ogni anno nel mese di agosto.