Il 23 Febbraio 1902 nacque la “Preghiera Vespertina” per gli equipaggi della Regia Marina da Guerra, successivamente battezzata “Preghiera del Marinaio“.
Dal Marzo del 1902 venne recitata al tramonto in navigazione, di fronte all’equipaggio schierato a poppa in occasione dell’ammaina Bandiera.
Alla fine del 1901 il Vescovo di Cremona, monsignor Giuseppe Bonomelli, interpellò il poeta Antonio Fogazzaro. Il comandante, capitano di fregata Gregorio Ronca, ritenne necessaria la stesura di una preghiera. Fu così che si rivolse alla marchesa Eleonora Pallavicini, che interpellò monsignor Bonomelli.
Il 23 febbraio del 1902, nel porto di Genova, l’allora Ministro della Marina, ammiraglio Costantino Morin, concesse l’autorizzazione di recitarla, in occasione della consegna della bandiera all’incrociatore corazzato Giuseppe Garibaldi, nel momento in cui l’equipaggio è schierato a poppa.
Questa data segnó difatti la prima volta nel quale venne recitata l’attuale Preghiera del Marinaio, a bordo di una nave.
La “Preghiera del Marinaio” ad oggi viene letta, oltre che prima dell’ammaina bandiera in navigazione, anche al termine delle messe a bordo, nelle caserme e negli stabilimenti della marina e alla conclusione delle funzioni religiose celebrate in Onore ai Caduti.
La preghiera:
“A Te, o grande eterno Iddio, Signore del cielo e dell'abisso, cui obbediscono i venti e le onde, noi, uomini di mare e di guerra,Ufficiali e Marinai d'Italia, da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori. Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione. Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei; poni sul nemico il terrore di lei; fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge questa nave, a lei per sempre dona vittoria. Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti. Benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare. Benedici!”
(Foto da https://www.marinai.it)