Nei giorni scorsi un lettore ha condiviso con noi un suo singolare sogno.
La Spezia, prima della costruzione dell’Arsenale militare, era attraversata da numerosi corsi d’acqua, piccoli e grandi, superficiali e sotterranei, che raccoglievano e portavano al mare acque che provenivano dalle colline. Queste acque, esistono ancora in parte, e anche lungo le rive del Golfo la loro presenza è rilevante.
Il sito chiamato “San Bartolomeo di Cento Chiavi”, dove “Chiavi” è una parola che deriva da “Claves”, appunto sorgenti, è uno di quei luoghi dove vi era una alta concentrazione di queste fonti. Un argomento di cui si è parlato anche in passato ed uno studio ha ipotizzato un futuro dello sfruttamento di queste acque.
Volendo allontanarsi da questo sito, vi sono zone che potrebbero offrire spazio per creare un centro termale o di benessere?
Se fosse possibile e realizzabile, sicuramente sarebbe una realtà che potrebbe contribuire all'economia locale, generando opportunità di lavoro e attirando turisti interessati al benessere. Questo non solo potrebbe aumentare l'occupazione, ma anche diversificare l'offerta turistica della città.
Il sogno di un centro termale alla Spezia è una prospettiva eccitante che potrebbe portare una ventata di novità, offrendo ai residenti e ai visitatori un'opportunità unica di benessere in uno scenario mozzafiato del nostro territorio. La nostra città potrebbe diventare una destinazione rinomata non solo per il suo mare ma anche per il suo centro benessere rigenerante.
Sogno o realtà? Noi non siamo in grado di rispondere.
Immagine di copertina: rendering creato con Intelligenza Artificiale.