Onesina Capetta, una donna di Ponzano Magra che ha trascorso la sua vita con passione, coraggio e generosità, compie domani 26 gennaio il suo centesimo compleanno. Di padre operaio e madre contadina, con la sorella Irene, è nata e vissuta sempre nella stessa abitazione in via La Malfa a Ponzano Magra, nel comune di Santo Stefano di Magra.
Onesina ha vissuto gli anni duri della Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo, ha assistito alla morte del padre Luigi Gioacchino avvenuta proprio nel cortile di casa per mano dei fascisti che all'inseguimento di alcuni partigiani, lo videro nell'aia mentre tagliava la legna per il camino e scambiandolo per uno dei fuggitivi, lo uccisero proprio davanti agli occhi della moglie e delle figlie.
Da quel momento la madre Gioconda e le due figlie rimasero sole e con molti sacrifici andarono avanti anche grazie al supporto dei nonni e dei parenti.
In giovane età si è sposata con Alfredo Giannini, anche lui operaio come il padre nella storica fabbrica del paese, la Ceramica Vaccari, da cui avrà tre figli. Purtroppo, nel 2003 il marito l'ha lasciata dopo una lunga malattia. Anche Onesina lavorò, come tantissimi ponzanese, alla Vaccari. Il lavoro è stato un po' il suo segreto di lunga vita. Ancora oggi, ad esempio, cura il suo giardino.
Una curiosità sul suo nome: pare che al momento dell'iscrizione all'anagrafe ne abbiano sbagliato la trascrizione che il padre decise di non fare cambiare e che la rese popolare nella comunità vista la sua unicità.
Onesina festeggerà il traguardo del secolo di vita attorniata dal calore dei familiari e degli amici più stretti, oltre agli auguri di tutta la comunità di Ponzano Magra che sarà rappresentata nel pomeriggio dal sindaco Paola Sisti.