Saranno circa un centinaio, in diocesi, i docenti e le docenti di Religione cattolica che nei prossimi mesi ed anni entreranno di ruolo nelle diverse scuole di ogni ordine e grado della provincia. Lo prevede l’intesa firmata nei giorni scorsi a Roma dal cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, e dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
Erano esattamente vent’anni che non si teneva un concorso per il passaggio in ruolo dei docenti di Religione, per cui molti di loro - pur disponendo dei titoli previsti e della prescritta idoneità rilasciata dal vescovo - hanno continuato in tutto questo tempo a svolgere un’attività di precariato. L’accordo riguarda in particolare un concorso ordinario per la copertura del trenta per cento dei posti vacanti, mentre il restante settanta per cento sarà assegnato con una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno trentasei mesi di servizio, i quali, per le ragioni dette, sono oggi numerosi, anche in diocesi. In tutto, a livello nazionale, questa procedura interesserà circa 6.400 insegnanti.
Il concorso, si legge nel testo dell’intesa, «è bandito, nel rispetto dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984 e dell’Intesa tra il presidente della Conferenza episcopale italiana e il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca sottoscritta il 28 giugno 2012».Tra i requisiti per partecipare alla selezione - che comprenderà una prova scritta ed una orale - è prevista come detto la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della Religione cattolica, «rilasciata dal responsabile dell’ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione».