Alle 12.00 il conto alla rovescia e poi il tuffo dal pontile davanti ai giardini: si è ripetuto ieri, 1° gennaio, come ormai tradizione il Cimento di Ria, giunto alla 15esima edizione.
Dopo due anni di interruzione forzata causa pandemia, il tuffo graziotto per dare il benvenuto al nuovo anno è tornato nel 2023 e si è ripetuto quest'anno, con numeri in crescita.
Per l'edizione 2024, infatti, sono stati 35 i temerari (compreso Babbo Natale) che, incuranti della stagione, hanno tirato fuori i costumi e si sono tuffati in mare. Niente sole, ma temperature clementi, ad incoraggiare, soprattutto, chi ha affrontato il cimento per la prima volta.
Poi c'erano loro, i veterani, coloro che hanno partecipato a tutte le edizioni: Alessandro e Giampiero.
Sul pontile, però, c'era un grande vuoto, quello lasciato da Pino Bosco, un altro veterano ed il più anziano in assoluto dei partecipanti al Cimento di Ria, scomparso nei mesi scorsi. Quest'anno il tuffo con poteva che essere dedicato alla sua memoria.
"Pino era nel cuore di tutti noi - sottolinea William Perfigli, uno degli organizzatori e speaker dell'evento - A 78 anni è stato il più anziano a partecipare al cimento e c'è sempre stato. In qualche modo c'era anche ieri perchè lo avevamo nel cuore".
Se il cimento, nato nel 2010 come scommessa tra amici, è diventato una tradizione consolidata tra i graziotti, suscita curiosità ed interesse anche nei "foresti"
"Tra i 35 partecipanti di quest'anno - conferma William - c'erano persone anche da fuori provincia, provenienti da Milano, Modena, Reggio Emilia e Genova. Questo è motivo di grande soddisfazione perchè significa che l'evento, che viene organizzato dalle associazioni locali in maniera volontanea e spontanea, è apprezzato non solo dalla gente di mare ma anche da chi viene da fuori".
Insomma, una edizione ben riuscita, che fa guardare al prossimo 1° gennaio con ottimismo e con l'obiettivo di raggiungere e superare il record di 51 partecipanti che risale al 2019.
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