Di Palestina si parla troppo poco, ma le parole non bastano per descrivere la guerra in atto che prosegue dalla seconda metà degli anni quaranta, così Roberta Micagli l’ha raccontata con le sue fotografie, che si trovano attualmente in esposizione nella sede della Cgil di Via Bologna 9, fino al 20 ottobre.
Specializzata nel reportage sociale, Roberta Micagli si appassiona di tematiche mediorientali circa una decina di anni fa, dopo aver viaggiato in tutto il mondo con la macchina fotografica tra le mani per raccontare storie e culture. Ha trascorso lunghi periodi in Libano, Palestina e Israele, dove ha potuto vedere da vicino che cosa sta succede in quello spaccato di mondo “martoriato e oppresso da un regime di apartheid – racconta – la prima volta sono partita per il Libano dove ho visitato il campo profughi vicino a Betlemme, nel 2019 ci sono tornata da sola e ho passato un periodo vivendo assieme ad una famiglia palestinese. Le foto che ho scattato sono rappresentative della situazione dei campi profughi e della situazione generale della Palestina, che è oggi un paese privato di qualsiasi dignità umana”.
Dalle fotografie scattate ha composto un libro che si chiama “Dear Palestine”, una lettera di omaggio al popolo palestinese, rappresentato tramite una copertina che racchiude un mix di tre foto separate da uno squarcio nero, “che rappresenta la mia più totale estraneità all’escalation messa in atto da Israele - spiega Micagli – mi associo alla resistenza del popolo palestinese”. Il Libro di Roberta Micagli si può acquistare alla mostra fotografica oppure tramite il sito della Graffiti Scuola di fotografia.
Per visionare i lavori di Roberta Micagli e contattarla è possibile visionare il suo sito web.