Al termine delle indagini, durate tre giorni, durante i quali la Polizia Locale acquisiva testimonianze ed altre fonti di prova, è stata formalizzata ieri la contestazione della grave violazione della vendita vietata di alcolici a minorenni, a carico del 30enne titolare di un minimarket etnico in zona ospedale.
Tutto è partito con la segnalazione di alcuni passanti che lo scorso sabato 29 luglio, all’incirca verso la mezzanotte, richiamavano l’attenzione della pattuglia di Polizia Locale dislocata nella Piazza Europa per il concerto in corso. Agli Agenti veniva riferito che un ragazzino giaceva riverso e privo di sensi su una panchina della Piazza Verdi, attorniato da un gruppetto di coetanei. Immediato l’intervento della Locale che giungeva insieme all’ambulanza con personale medico e constatavano che il ragazzino, di 15 anni, si trovava in stato di coma etilico.
La Locale intraprendeva da subito gli accertamenti del caso, finalizzati all’identificazione del responsabile della eventuale cessione, vendita o somministrazione di bevande alcoliche al gruppo di minorenni.
Dalla ricostruzione dei fatti emergeva che il gruppetto di adolescenti, intorno alle 20.30, si era recato presso il minimarket gestito da un 30enne del Bangladesh, il quale, senza assolvere all’obbligo di chiedere un documento dal quale si rilevasse la maggiore età dei ragazzi, peraltro palesemente minorenni, vendeva loro una bottiglia di vodka che poi veniva consumata in casa, all’oscuro dei genitori, durante una festicciola privata. Purtroppo uno dei minori ingeriva una grande quantità del superalcolico tanto che, poco dopo l’inizio della passeggiata in centro seguita alla cena, cominciava ad accusare un malore sino a perdere i sensi una volta raggiunta Piazza Verdi.
Mentre la legge prevede che la somministrazione da parte di un pubblico esercizio di alcol a minori di anni 16 costituisce reato, la vendita di alcol da parte di esercizio di vicinato, come in questo caso, è solamente sanzionata amministrativamente con unna multa di 1.000 euro; il verbale, però, è stato trasmesso dalla Polizia Locale sia alla Prefettura che al competente Sportello Unico Attività Produttive del Comune, affinché quest’ultimo, qualora il soggetto incorresse in una seconda violazione, adotti il previsto provvedimento di sospensione della licenza dell’attività commerciale.
"Il contrasto all'alcolismo minorile - sottolinea l'Assessore alla Sicurezza Giulio Guerri- è uno degli obiettivi che abbiamo particolarmente a cuore e per i quali la Polizia Locale è quotidianamente impegnata con le proprie attività di vigilanza e prevenzione"