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Comune di Porto Venere, ordinanza sul decoro pubblico 2023 In evidenza

di Alice Tintori – A Porto Venere scattano le multe per oltraggio al decoro pubblico.

Il caldo si fa sempre più sentire, e togliersi la maglia per strada o entrare in un bar col costume da bagno in una località balneare può sembrare un gesto spontaneo, per cercare un po' di sollievo dall’afa estiva.

Ma non sempre è una buona idea. Sono molte le Amministrazioni Comunali di località turistiche, in particolare balneari, che hanno emanato delle ordinanze a favore del decoro pubblico per vietare tali comportamenti.

Nei giorni scorsi il Comune di Porto Venere ha emanato un’ordinanza con oggetto “Tutela del decoro sul territorio”, che prevede proprio di “non circolare a torso nudo o indossando solo costumi da bagno in area pubblica, al di fuori di spiagge, passeggiate a mare e aree limitrofe, piscine e loro pertinenze”.

L’ordinanza, rivolta a residenti e turisti, è valida su tutto il territorio comunale di Porto Venere, comprese le località Le Grazie e Fezzano, fino al 30 settembre.

L’Amministrazione Comunale, sulla scia di quanto disposto da molti Comuni di località balneari in tutta Italia, intende in questo modo tutelare “la civile convivenza e la vivibilità degli spazi pubblici”, contrastando comportamenti indecorosi, in particolare nel periodo estivo in cui è maggiore l’afflusso turistico.

Camminare a torso nudo per strada non è l’unico divieto previsto dall’ordinanza, vi è un elenco di gesti maleducati e irrispettosi verso il prossimo e verso il territorio.

Vietato bivaccare, dormire, mangiare in maniera “palesemente contraria alle regole di decoro e/o decenza”. Vietato abbandonare rifiuti sulle spiagge o altro luogo pubblico. Vietato occupare il suolo pubblico, le panchine, le scalinate con oggetti personali, e apparecchi sonori che possano arrecare disturbo.

Insomma, un elenco di comportamenti incivili che andrebbero evitati semplicemente con l’educazione ed il rispetto, ancor prima che per l’obbligo del rispetto della legge. 

In caso di violazioni a quanto disposto dall’ordinanza, è prevista una sanzione amministrativa da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

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