Oggi una delegazione rappresentante tutte le componenti del mondo del Palio del Golfo è stata a Roma, alla Camera dei Deputati, per ricevere ufficialmente il patrocinio del Ministero del Mare alla manifestazione.
Questo il discorso pronunciato dal Ministro Musumeci, sulle motivazione per cui ha concesso il Patrocinio del Ministero del mare al Palio del Golfo:
"Posso dire dopo aver salutato tutti voi che nel Palio c'è tutto, la Regione, i Comuni, i Sindaci, le 13 Borgate, in queato evento c'è storia, cultura, economia, il passaggio di testimone da padre a figlio, c'è l'identità e il grande protagonista è il mare. Il mare parla, Giovanni Verga, mio conterraneo, diceva che il mare non ha paesi, appartiene a chi sa ascoltarlo. Perchè il mare parla, ma non tutti riusciamo a capirne l'intreccio.
Se per quasi 100 anni le comunità marinare del golfo spezzino, uno dei luoghi più significativi della costa italiana, se da quasi 100 anni la tradizione vive e si alimenta con l'entusiasmo dei figli e dei nipoti, c'è qualcosa di magico ed è quello che più mi ha colpito. Quindi sono io che devo ringraziare voi per la tenacia e la perseveranza con cui tenete viva questa manifestazione.
Il patrocinio è un atto dovuto proprio perché l'istituzione di un ministero per il mare voluta dal Presidente del Consiglio è finalizzata a promuovere il mare. Siamo l'unica nazione europea nata nel mare, per il mare e con il mare. Ma siamo l'unica che non sa di essere una terra marinara. Un evento come il Palio del Golfo diventa promozione anche per le terre interne che soffrono per la mancanza del mare, della brezza marina e del contatto diretto e immediato con questo elemento che ha plasmato le civiltà dei nostri popoli.
Credo che dobbiamo non solo quest'anno rilanciare il Palio anche come sana competizione tra le borgate ma abbiamo il dovere di iniziare a preparare la celebrazione dei cento anni che devono rappresentare una grande promozione del golfo.
Dobbiamo promuovere nel 2025 un grande evento di risonanza nazionale e proporrei anche l'emissione di un francobollo commemorativo.
Cominciamo a lavorare attorno a questo evento non solo economico.
Stiamo predisponendo un piano nazionale per il mare per il coordinamento e la programmazione sulle criticità del sistema mare e su possibili soluzioni.
Dobbiamo lavorare perché il Palio diventi paradigma dell'identità che è quella colla che non si vede e che lega una persona al territorio, che unisce le persone che condividono la stessa lingua e la stessa tradizione ad un territorio. Anche questo è il Palio del Golfo perche un albero non rinnega mai le proprie radici.
Buona fortuna"