È andata bene ad una comitiva di turisti francesi che sono riusciti a sventare il furto all'interno dei loro camper lasciati in sosta nella zona del lungomare di Marina di Carrara. I vacanzieri, senza pensarci su due volte, hanno dato l’allarme al 112 mentre il ladro era ancora all’opera. A dispetto della giovane età, si tratta di una vecchia conoscenza dei carabinieri, che già lo avevano denunciato parecchie volte per reati contro il patrimonio fra cui furti, ricettazioni e uso illecito di carte di credito rubate, peraltro ancora sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, un provvedimento che consente di scontare una condanna fuori dal carcere, a condizione che si rispettino delle precise regole di “buona condotta”. Questa volta, però, per lui sono scattate le manette ai polsi.
Dopo aver trascorso il pomeriggio al mare, le due famiglie francesi avevano fatto ritorno nell’area in cui avevano posteggiato i rispettivi autocaravan, ma hanno trovato un’amara sorpresa: entrambi i veicoli avevano il finestrino in frantumi e gli sportelli aperti. A creare più sconcerto, è stata poi la vista del ladro che stava ancora rovistando nell’abitacolo del secondo camper, probabilmente alla ricerca di qualcosa da rubare, visto che nell’altro mezzo non aveva trovato nulla. Grazie alla tempestiva chiamata al 112, sul posto si è precipitata una pattuglia del Radiomobile che è riuscita a bloccare il malvivente in flagranza di reato. I turisti hanno trovato tutte le valigie aperte con gli indumenti sparsi per la cabina, però per fortuna il ladro non ha avuto il tempo di portare via oggetti di valore.
Dichiarato in arresto per “tentato furto” aggravato dalla recidiva, il 21enne ha trascorso una notte in camera di sicurezza e poi è stato processato per direttissima. Durante l’udienza di convalida davanti al Giudice, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il processo è stato rinviato a giugno, nel frattempo il ragazzo dovrà rimanere agli arresti domiciliari.
I carabinieri di Carrara al comando del Maggiore Cristiano Marella da tempo stanno cercando di contrastare la microcriminalità con servizi intensivi di controllo del territorio che hanno lo scopo prioritario di mettere un freno ai reati predatori, per questo motivo per portare avanti un’efficace attività preventiva e repressiva servono le segnalazioni e le denunce dei cittadini. Quando si rimane vittima di un reato, non basta postare la notizia sui social oppure dare l’allarme tramite il passaparola e le catene telefoniche, bensì è indispensabile una chiamata al 112 oppure la denuncia presso una delle caserme dell’Arma presenti nel territorio, per consentire di avviare le indagini ed aiutare le forze dell’Ordine a rendere la vita più difficile ai malintenzionati.