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"Una vita da social", l'iniziativa per mettere in guardia i giovani dai rischi di internet In evidenza

di Marina Lombardi - La Questura della Spezia incontra circa 100 ragazzi delle scuole superiori per illustrare i rischi della rete.

Brevi lezioni istruttive con moduli didattici della durata di circa mezz'ora, per prevenire i danni di internet sui più giovani. L'era della rete, ma più nello specifico dei social media, predispone una realtà ricca di risorse ma anche di rischi. La comunicazione di questa mattina ha come fulcro centrale quello di portare all'attenzione dei ragazzi la consapevolezza dei rischi della rete così da imparare a sapersi muovere in un ambiente virtuale ricco di opportunità in modo più sicuro.

“La cosa importante è stare vicino ai ragazzi e alle nuove generazioni, la rete è una opportunità straordinaria ma è anche un mondo che va saputo utilizzare - ha affermato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli - I giovani possono essere delle sentinelle proprio perché possono segnalare cose che non vanno, e portare a conoscenza fenomeni sociali problematici".

L’attenzione è rivolta proprio ai giovani, che trascorrono una grande quantità di tempo online.
"Internet deve essere uno strumento per semplificarsi la vita, non per fare dei danni”-  afferma il Prefetto Maria Luisa Inversini, chiedendo poi ai ragazzi - "quante ore passate davanti al cellulare ogni giorno?"
Uno di loro cerca tra le impostazioni del suo smartphone e l'orario indicato di utilizzo è 4h20 minuti, e sono solo le 11 del mattino.

Si passa poi ad indicare anche i rischi legati alla salute, che vanno dalla miopia all'emicrania, passando poi al problema dell’idealizzazione della realtà sociale chiedendo "vi è mai capitato di farvi un'idea di una persona sui social e poi scoprire che non è così?" continua il Prefetto, ponendo l'attenzione sull'autenticità delle relazioni umane.


Ma ancora, viene sottolineata dalla polizia l'importanza della presenza dei genitori, che devono essere vigili e controllare i figli minorenni, che possono incappare in attività illecite, in ostacoli da cui non sanno più come uscire, in persone che si fingono qualcun altro.


Insieme a tutto ciò vengono esortati i ragazzi a prendere atto della capacità delle rete di essere uno strumento di aiuto. È possibile imbattersi in casi di cyber bullismo, esserne vittime, o accorgersi che qualcuno ne è vittima, in tal caso è necessario denunciare, chiedere aiuto, rivolgersi ad un adulto.

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