La nostra città è stata destinazione di alcuni esuli che hanno trovato alla Spezia una nuova vita e una nuova casa. Alla cerimonia ha presenziato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini che ha affermato: "In questo luogo con grande commozione celebriamo il Giorno del ricordo per conservare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, ricordiamo anche l'esodo degli istriani, dalmati e fiumani dalle loro terre.
Quella pagina del Novecento non può essere ridotta ad un regolamento di conti o ad una questione privata, deve entrare nella storia di tutti gli italiani." Il sindaco della Spezia ha anche riportato una citazione del giá Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che definí "pulizia etnica che aveva come scopo lo sradicamento della presenza italiana da quella che era e cessò di essere la Venezia-Giuia"
In Sala Dante è stato aperto il Consiglio Comunale Straordinario dal presidente Salvatore Piscopo: "Grazie alla legge del 2004 è stato istituito il Giorno del Ricordo, è giusto rivolgere un pensiero alle vittime e agli esuli che hanno lasciato le loro terre. In particolare bisogna coinvolgere gli studenti per trasmettere la memoria storica e fare in modo che questi fatti non accadano mai più."
La comprensione del presente passa attraverso l'elaborazione del passato, a mettere l'accento su questo è il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini: "Questa è una giornata di dolore, un dolore reso ancora più profondo dal silenzio che ha ricoperto quanto accaduto. Non c'è tragedia più grande che quella causata dall'odio razziale, questo capitolo di storia deve farci guardare al futuro tenendo vive fratellanza e solidarietà."
Al Consiglio Comunale Straordinario è intervenuto anche l'ing. Andrea Manco dell'associazione Venezia-Giulia Dalmazia e il giornalista Fausto Biloslavo che hanno portato testimonianza di quanto hanno vissuto coloro che hanno subito persecuzione e hanno raccontato il dramma di una parte di storia messa a tacere per lungo tempo.