"Otto secoli fa, nella notte di Natale del 1223, Francesco d’Assisi realizzava nella piccola località di Greccio, nell’alto Lazio, il primo presepe della storia. Nel prossimo dicembre il centenario, inserito a giusto titolo nel percorso che porterà alle celebrazioni per ricordare la morte del “poverello di Assisi”, avvenuta il 3 ottobre 1226, dovrebbe portare a iniziative importanti e diffuse per valorizzare i presepi di oggi. Possiamo dunque considerare quasi un’anticipazione di questo percorso quanto avvenuto ieri l’altro alla Spezia, nel salone di Tele Liguria Sud, con la premiazione, presieduta dal vescovo, dei presepi risultati vincitori del concorso annuale indetto dalla diocesi “per il miglior presepe cristiano”.
Anche quest’anno infatti, nonostante pesino ancora le restrizioni degli anni del Covid-19, sono stati oltre ottanta le composizioni presepiali partecipanti al concorso, a conferma di come la rappresentazione dell’evento natalizio nel cuore delle famiglie, delle parrocchie o delle comunità sia ancora un’abitudine forte, capace di sfidare, con la semplicità del Bambino e della sua nascita, la secolarizzazione in atto.
Ed è significativo, tra gli altri aspetti, che, senza nulla togliere alle altre categorie partecipanti al concorso, siano state le famiglie e le scuole a far registrare le adesioni più numerose: ovvero, se ci pensiamo bene, quelle realtà nelle quali è maggiore e diffusa la presenza di bambini e ragazzi, capaci di guardare al futuro: non ancora una certezza, forse, ma certo un segno incoraggiante per tutti noi.
Il primo premio assoluto, come emerge dal verbale letto da monsignor Paolo Cabano, direttore dell’ufficio Arte sacra e beni culturali della diocesi, che da tanti anni organizza il concorso, è andato proprio ad una famiglia, quella di Mauro Nicotera, che abita nel quartiere spezzino del Termo.
Interessante ne è la motivazione, che dà conto, da un lato, dell’”indifferenza della gente”, così simile all’atteggiamento di tante persone del nostro tempo, e dall’altro della nascita di Gesù che avviene “tra le rovine di un tempio pagano, portando nel mondo la speranza di salvezza”.
Il presepe vincitore, di classico stile napoletano, risulta molto curato nei particolari, proporzionato e costruito “con sapiente armonia”. Oltre al presepe primo assoluto, i cui curatori hanno ricevuto il premio dal vescovo Palletti e dal presidente della società “Dante Alighieri” Carlo Raggi, che collabora con la diocesi in questa iniziativa annuale, sono stati premiati tre presepi per ciascuna delle categorie previste dal bando.
Per quella delle famiglie, risultata come detto molto partecipata, sono state premiate, nell’ordine, la famiglia di Massimo Tripolesi a Vezzano Ligure, quella Godani - Quartieri della Spezia e quella di Enrico Saturno a Montebello di Bolano. Numerose anche le scuole che hanno aderito al concorso, con i seguenti presepi premiati nell’ordine: prima la scuola primaria “Giuseppe Garibaldi” di San Terenzo al mare, seconda la scuola primaria “Enzo Venturini” della Spezia (classi 5A, 5C, 5D e 4C ), terza la scuola “Giuseppe Garibaldi” della Spezia.
Per il settore scuole è stato assegnato un ulteriore importante riconoscimento, la coppa speciale della “Dante Alighieri”, andata alla scuola primaria di Bolano e consegnata dal presidente Raggi. Nella categorie parrocchie, sono state premiate, sempre nell’ordine, San Pietro apostolo di Pieve di Zignago, San Lorenzo di Porto Venere e San Pietro apostolo di Montemarcello. Infine, per quanto riguarda enti ed associazioni, ha avuto il primo premio la Pro loco delle Grazie, il secondo l’associazione “Cantiere della memoria”, sempre delle Grazie, e il terzo l’oratorio “Mortis et orationis” di Monterosso al mare.
Il vescovo Palletti, nel ringraziare tutti i partecipanti, ha espresso le sue felicitazioni per le numerose adesioni giunte anche quest’anno al concorso presepi ed ha auspicato che il valore di quanto rappresentato possa restare vivo nella coscienza di tutti".
Egidio Banti
