Venerdì 9 dicembre alle 16, nella sala Bo di Palazzo Fascie, durante il convegno "Terrazza olivetata del levante ligure, un anno dopo", sarà firmato il protocollo di intesa che unisce diversi Comuni del levante ligure, tra costa ed entroterra, con il proposito di dare il via allo studio di fattibilità per il progetto Terrazze olivetata nel levante ligure. Il convegno è inserito all'interno del programma della manifestazione Pane e olio, che da anni promuove la valorizzazione dell'"oro liquido" del territorio di Sestri Levante e che l'amministrazione comunale organizza e sostiene anche attraverso l'organizzazione di Mediaterraneo servizi.
Proprio lo scorso anno, all'interno del convegno Olivicoltura e territorio nel levante ligure che si è tenuto nell'ambito di Pane e olio, il prof. Riccardo Gucci, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro- ambientali dell’Università di Pisa, ha proposto una soluzione all’abbandono degli oliveti che si rivolge non solo al comparto olivicolo, ma che è un progetto di valorizzazione dell’intero territorio, con positive ricadute in termini di lotta al dissesto idrogeologico, contrasto al degrado del paesaggio, ma che diventa anche l’opportunità per la creazione di sbocchi occupazionali e di rilancio turistico dell’entroterra.
Il Comune di Sestri Levante si è fatto quindi promotore e capofila di questo importante progetto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio olivicolo del territorio coinvolgendo 13 Comuni – oltre a Sestri Levante, Bonassola, Borzonasca, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Chiavari, Cogorno, Lavagna, Leivi, Levanto, Moneglia, Ne, San Colombano Certenoli - 4 cooperative di olivicoltori e l’Università di Pisa e che unisce diversi aspetti di lavoro, trasversali e complementari tra loro.
Dichiara Mauro Battilana, assessore all’Agricoltura del Comune di Sestri Levante: “A un anno di distanza dal convegno che lanciò il progetto del prof. Gucci dell'Università di Pisa oggi finalmente prende corpo l'impegno dei Comuni e delle cooperative degli olivicoltori del Levante ligure finalizzato ad elaborare un progetto di lotta all'abbandono del territorio nella speranza di creare i presupposti per un'inversione di tendenza,offrendo ai giovani opportunità di lavoro”.
Il progetto infatti vuole portare avanti una azione sinergica a sostegno dell’attività agricola locale, un ombrello che tiene insieme la ristrutturazione delle chiome degli olivi, la prevenzione dell’abbandono e il recupero degli oliveti, la sistemazione di muretti a secco e scivoli, la valorizzazione dei prodotti e del processo produttivo con certificazioni di qualità, con la tutela del territorio, sia dal punto di vista della lotta al dissesto che del recupero del paesaggio, e un aspetto sociale, con la possibilità di creazione di nuovi posti di lavoro.
Il protocollo firmato dai Comuni, dalle cooperative e dall’Università dà ora il via allo studio di fattibilità del progetto che, una volta terminato, sarà proposto a Regione Liguria per il suo finanziamento, anche in considerazione del fatto che si tratterà di un modello potenzialmente replicabile anche per altre aree della regione.