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Toti ha incontrato la Sanità spezzina: "C'è tanto da fare, ma ora la rotta è quella giusta" In evidenza

di Anna Mori – Questa mattina durante l’incontro con gli Stakeholder e gli addetti ai lavori, il Presidente della Regione ha fatto il punto sui futuri investimenti.

Questa mattina in Sala Dante si è tenuto l’incontro sul tema “Sanità 2022 – Dagli ospedali al territorio: cura, eccellenza, innovazione”, una giornata dedicata alla sanità spezzina, con uno sguardo rivolto al futuro e ai progetti per il nostro territorio, dove il Presidente Toti ha incontrato gli stakeholder della sanità e gli addetti ai lavori facendo il punto sugli investimenti che riguarderanno la Sanità spezzina, partendo da quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Erano presenti anche il Direttore Generale di ASL5 Paolo Cavagnaro, il Direttore Generale di Alisa Filippo Ansaldi, il Direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Francesco Quaglia.

“Oggi ho voluto tracciare il quadro complessivo insieme alla sanità spezzina – ha dichiarato il Governatore Toti -  che ho incontrato per ringraziare del grande lavoro svolto, soprattutto nei 2 anni di pandemia. Abbiamo tanto lavoro da fare ma la strada che abbiamo imboccato è quella giusta, per migliorare insieme i servizi che offriamo ai cittadini e cogliere al volo tutte le opportunità che arriveranno per la Liguria”.

Quasi 3,5 milioni per nuove apparecchiature all’avanguardia, ai quali si andranno ad aggiungere 2,7 milioni per la digitalizzazione del DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia per dotarlo di un sistema applicativo comune a tutti i Dea della Liguria, 2 milioni e mezzo per l’intervento di adeguamento antisismico del San Nicolò di Levanto oltre alle risorse che saranno investite per la realizzazione di cinque Case di Comunità, due Ospedali di Comunità e tre Centrali Operative Territoriali. Questi sono gli investimenti che saranno messi in campo per ASL5 con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cui si aggiungono ulteriori 20 milioni destinati sia all’acquisto di nuove apparecchiature che all’edilizia sanitaria, oltre ai 63,3 milioni per il nuovo ospedale Felettino.

“Oggi si parla del futuro della nostra sanità che proviene da un percorso molto difficile – ha dichiarato il Sindaco Peracchini -  ma ora dopo la pandemia possiamo guardare al futuro con una progettualità importante. Nel 2017 quando abbiamo iniziato ad affrontare questi temi, la nostra ASL occupava il 100° posto, ultima tra gli ultimi. Ricordo l’appalto complesso per la costruzione del Felettino all’epoca in essere, ricordo le difficoltà degli investimenti sul territorio e il deficit molto importante. Nel 2015 era pari a 98 milioni di euro che dovevano essere restituiti o fatti rientrare entro il 2020. Ora stiamo uscendo da quel periodo, non solo grazie al PNRR, anche il nuovo bando di gara per la costruzione del Felettino è uscito oltre un mese fa. E’ chiaro che dobbiamo traguardare il futuro, con l’impegno da parte di tutti noi, per dare risposte migliori ai nostri concittadini”.

“Questo mese di maggio è stato molto importante per la programmazione sanitaria del futuro – è intervenuto il Governatore Toti -  che vedrà rivoluzionare in gran parte il nostro sistema della sanità territoriale e la sua integrazione con gli ospedali. Con il governo entro giugno decideremo gli investimenti che interesseranno le aziende sanitarie della nostra regione per tutto il prossimo triennio”.

Toti ha poi aggiunto: “Parlando delle cose fatte, di quelle che stiamo facendo e che faremo nel prossimo futuro, non so quanto siano note. In questa provincia avevamo ereditato un appalto di un ospedale nuovo da costruire sostanzialmente impantanato per errori di valutazione dell’epoca. Avevamo ereditato una situazione di difficoltà sul fronte degli OSS, oggi il concorso ci ha consentito di assumere già entro l’estate circa 200 operatori. Abbiamo cercato di tutelare chi ha fatto questo lavoro per anni, ma seguendo le regole dell’assunzione presso la pubblica amministrazione che prevede un concorso pubblico”.

Sul nuovo ospedale Toti ha dichiarato: “E’ stato varato un bando per la costruzione del Felettino, senza la permuta del Sant’Andrea, permettendo di utilizzare la struttura per i servizi alla città. Immagino una struttura polifunzionale, che potrà ospitare, ad esempio, i poli di ricerca, gli uffici e gli ambulatori della ASL, i presidi della formazione professionale legati alla sanità, ma anche alle imprese. L’appalto del Felettino non è quindi un onere aggiuntivo per le finanze regionali”.

“La sanità è un sistema complesso – ha concluso Toti -  non accadrà tutto né oggi, né domani mattina, né tra un mese. Stiamo parlando di correggere la rotta di un gigantesco naviglio, ma credo anche che la rotta si sia realmente invertita. Serve attenzione che tutto rispetti i tempi e le procedure che ci siamo dati, quindi entro il 2025 il PNRR e tutto quello che ne consegue dovrà essere realizzato”.

Cosa è stato fatto nell’ultimo anno e mezzo e quali siano stati i risultati in merito alle assunzioni? Su questo punto è intervenuto Paolo Cavagnaro, Direttore Generale di ASL 5. “Investire sul Capitale Umano vuol dire assunzioni, formazione, miglioramento della qualità. Avevamo una carenza di Direttori di Strutture e Reparti Ospedalieri e di Strutture Territoriali. Ci siamo impegnati a concludere tutti questi concorsi entro i tre anni di mandato, oggi a 17 mesi siamo oltre il 50% con 13 Direttori di Struttura nominati. Ne mancano altri 9, i cui concorsi sono in itinere e alcuni verranno nominati prima dell’estate. La procedura richiede iter amministrativo e trasparente che dura in media 6 mesi”.

Sulle altre assunzioni Cavagnaro ha aggiunto: “Nel 2021 sono stati assunti 153 operatori professionisti a tempo indeterminato e 113 a tempo determinato.  Nei primi mesi del 2022 siamo a 175 a tempo indeterminato e 27 a tempo determinato. Il nostro scopo è quello di puntare ad avere persone a tempo indeterminato. A breve verranno assunti 135 infermieri a tempo indeterminato. Per quanto riguarda gli OSS, ne sono già stati assunti 70 e arriveremo a 159. Passeremo poi ai servizi territoriali, per cui abbiamo già individuato un fabbisogno di 66 OSS in più, andrà concordata con Regione la copertura economica. Dopo più di 25 anni abbiamo bandito un concorso per fisioterapisti a tempo determinato ed entro la fine anno ne bandiremo uno per il tempo indeterminato.”

“Tanto lavoro è stato fatto anche per il recupero delle liste d’attesa – ha concluso Cavagnaro -  sia al Sant’Andrea che a Sarzana per gli interventi chirurgici, la diagnostica, le visite specialistiche e lo screening. Tra dicembre e maggio le liste sono state recuperate per oltre il 65%, dando la precedenza alle priorità. Anche gli screening sono ripresi a pieno ritmo".

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