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Cosa cambierà nella sanità con gli investimenti del PNRR? In evidenza

di Anna Mori – Dalle Case e Ospedali di Comunità alle Centrali Operative Territoriali, alla digitalizzazione.

Cosa cambierà nella sanità con gli investimenti del PNRR a partire dalla riforma strutturale legata agli Ospedali di Comunità di cui molto si parla, delle attrezzature, della digitalizzazione e di tutti quegli investimenti che interesseranno ASL 5?

Su questo punto ha risposto, nel corso dell'incontro che si è tenuto questa mattina in Sala Dante, Filippo Ansaldi, Direttore di Alisa. “Il PNRR è una strategia di ammodernamento del nostro Paese. La risposta è innovativa, ovvero allineare la domanda e il bisogno sanitario all’offerta, è un’opportunità per riformare il sistema sanitario”.

“Abbiamo due grandi componenti del PNRR – ha aggiunto Ansaldi -  Una prima che permette di creare ‘reti di prossimità sul territorio’, fornire nuovi strumenti, quali Case e Ospedali di Comunità e le Centrali Operative, che cambieranno il modo di rispondere ai bisogni del cittadino. Un’altra componente che prevede un’importante iniezione di risorse per dare risposta al bisogno di aggiornamento tecnologico, digitale, di formazione e di ricerca del nostro sistema sanitario. Si parla di 73 milioni di euro in Liguria per la prima componente e di oltre 116 milioni per la seconda componente”

In Liguria ci saranno in totale 33 Case di Comunità, 11 Ospedali di Comunità e 16 Centrali Operative Territoriali. In particolare, in ASL 5 sono previste 5 Case di Comunità, 2 Ospedali di Comunità (a Levanto e a Sarzana), 3 Centrali Operative Territoriali (una per Distretto), 3 i Distretti di riferimento: Val di Vara, Del Golfo e Val di Magra.

“Le Case di Comunità saranno il punto di riferimento per il cittadino – ha aggiunto Ansaldi - per una risposta di prossimità, la risposta polispecialistica e di diagnostica, dove si potrà prenotare con il CUP o fare i prelievi. Sarà il luogo dove saremo in rete con tutto il sistema sanitario. Sarà la casa delle vaccinazioni, dello screening, della salute mentale. Abbiamo previsto modelli di offerta territoriali anche nelle valli interne, visto che la concentrazione ospedaliera è maggiore sulla costa. Avremo anche un punto di risposta per la media complessità, come l’Ospedale di Comunità per ricoveri brevi. L’Ospedale Civile diventerà così il luogo solo per la risposta a problematiche più gravi”.

“Altro modello innovativo saranno le Centrali Operative Territoriali – ha aggiunto Ansaldi - luoghi in cui i professionisti di settori diversi potranno interagire tra loro per dare risposte al cittadino. Saranno il punto di incontro del sistema emergenza-urgenza, della continuità assistenziale e di tutti quei servizi sociali e socio sanitari”.

Il PNRR prevede anche interventi di antisismica per rendere sicuri gli ospedali. Per il San Nicolò sono previsti 2.5 milioni, aggiunti agli oltre 2 milioni per la creazione dell’Ospedale di Comunità.

Altro aspetto è il miglioramento tecnologico, con un ricambio generazionale anticipato delle apparecchiature per la radiologia pesante, affinché il sistema disponga delle tecnologie più avanzate, ma anche per offrire al territorio strumenti che garantiscano una risposta precoce in ambito di screening. Sono circa 3.4 milio di euro investiti.

Per quanto riguarda la digitalizzazione, molte risorse verranno dedicate a rendere interoperativi i sistemi di emergenza (DEA) di primo e secondo livello, sia per una maggiore sicurezza, sia per permettere sistemi di teleconsulto e refertazioni più efficaci. Verrà messo a punto un cruscotto per la gestione operativa in tempo reale del sistema emergenza urgenza, che permetterà di gestire la storia del paziente e le domande di accesso al sistema.

Saranno previsti anche interventi sull’edilizia sanitaria e le nuove tecnologie attraverso l’ex art. 20 della finanziaria. Su questo punto è intervenuto Francesco Quaglia, Direttore del Dipartimento Salute di Regione Liguria “L’art. 20 era ed è tutt’ora lo strumento di finanziamento ordinario per l’edilizia sanitaria. E’ stato creato nel 1988. interrotto nel 2009, ripreso nel 2018. Oggi parliamo di due programmazioni, quella del 2020 e quella del 2022. Nella prima per ASL 5 erano previsti 3 milioni e 880 mila euro, nella seconda ne sono previsti oltre 79 milioni, che comprendono 63,3 milioni per il nuovo ospedale. Il finanziamento per il Felettino, si articola su 104 milioni di euro provenienti dal vecchio articolo 20, una quota di 97 milioni a carico del Concessionario, 63 milioni dal PNRR, per un intervento dall’ammontare totale di 264 milioni di euro”.

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