Il responsabile del danneggiamento aggravato di entrambe le fiancate di un’autovettura in sosta nel quartiere San Giorgio avrà senz’altro pensato di averla ormai fatta franca, visto che era trascorso più di un mese da quando aveva compiuto l’atto vandalico.
Probabilmente però, ancorché avesse agito in piena notte, il soggetto non aveva tenuto conto della ormai capillare diffusione delle telecamere di videosorveglianza piazzate in tutto il centro storico e, tanto meno, della determinazione degli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di dare un volto e un nome al responsabile di tale gesto.
Partendo proprio dalla denuncia del danneggiamento dell’auto, presentata dalla proprietaria del veicolo presso il Comando di Viale Amendola nei primi giorni di gennaio, gli operatori hanno avviato un minuzioso e paziente lavoro di indagine, visionando ore di filmati registrati dalle varie telecamere del quartiere Torretto e San Giorgio.
Nella prima fase delle indagini gli Agenti arrivavano a cogliere il gesto del vandalo che, impugnando un arnese contundente, rigava per intero dapprima la fiancata sinistra e poi la fiancata destra dell’autovettura, per poi sparire all’interno di un portone della scalinata San Giorgio, ma a tal punto il soggetto rimaneva ancora anonimo.
Gli investigatori hanno deciso quindi di seguirne i movimenti a ritroso consentendo di raccogliere una serie di indizi molto circostanziati, tra cui la targa dell’auto che l’uomo aveva parcheggiato qualche ora prima nei paraggi.
Concluse le indagini e acquisite le prove definitive che portavano alla precisa individuazione del responsabile, pochi giorni fa gli agenti della Locale si sono recati presso la sua residenza procedendo alla sua formale identificazione ai fini della denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato. Ora l’uomo rischia la pena della reclusione da sei mesi a tre anni, oltre naturalmente a dover pagare il conto del carrozziere cui la proprietaria si è rivolta per riparare il danno.
Pare che il gesto sia riconducibile a futili motivi riguardanti un pregresso urto tra l’autovettura danneggiata e la circostanza che per parcheggiare, aveva colpito la bicicletta dell’uomo denunciato.