Verso le 10.20 di ieri, durante un normale servizio di controllo del territorio, gli operatori di un equipaggio della Squadra Volante hanno notato in via Lunigiana un soggetto di probabile origine nordafricana, che alla vista degli agenti si è dato alla fuga dirigendosi verso la stazione ferroviaria di la Spezia-Migliarina.
L’uomo, che è stato inseguito a piedi dai poliziotti, prima di essere raggiunto ha estratto dalla tasca della giacca due oggetti e li ha lanciati contro un camioncino che stava transitando, e sono stati immediatamente recuperati dagli agenti. Si trattava di un bilancino di precisione e di un involucro di cellophane contenete un panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di circa 60 grammi; sottoposto a successiva perquisizione, il predetto, un cittadino marocchino di 42 anni con precedenti specifici in materia di sostanze stupefacenti, è stato trovato in possesso di altra sostanza stupefacente debitamente confezionata per un peso complessivo di 82 grammi, e di alcuni oggetti in oro da donna che sono stati debitamente sequestrati unitamente alla sostanza stupefacente.
Accompagnato presso gli uffici della Questura per gli accertamenti del caso, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per inosservanza all’ordine del Questore della Spezia di lasciare il territorio nazionale emesso in data 28 luglio 2020.
Trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, l’uomo è in attesa del processo per direttissima fissato per le ore 11.00 odierne. Nella serata di ieri, inoltre, sono stati effettuati vari controlli del territorio da parte del personale della Questura della Spezia unitamente all’Unità Cinofila antidroga di Genova.
Nell’ambito del servizio, che dal centro città è stato esteso al quartiere Umbertino e nella zona della stazione ferroviaria, sono state controllate una quindicina di persone e diversi esercizi pubblici, effettuando il rinvenimento di modiche quantità di sostanze stupefacenti a carico di alcuni consumatori, grazie all’ormai consueto fiuto del cane Leone dell’unità cinofila.