"La situazione delle reti fognarie spezzine, con casi particolari come quello delle Cinque Terre o della stessa città, è un grave problema che abbiamo ereditato e che stiamo portando a soluzione. Abbiamo trovato condizioni disastrose, vere e proprie emergenze, situazioni che i tecnici hanno definito: "particolarmente critiche". Impianti di depurazione che funzionano a fatica e che spesso non reggono, scarichi mai allacciati alle reti che finivano in mare. Ma non abbiamo trovato alcun vero progetto, neppure nascosto in un cassetto, per affrontare questa condizione.
Per questo mi meraviglio che oggi qualcuno delle forze politiche che hanno amministrato provincia e città nel recente passato si interessi alla questione. Non lo hanno fatto per decenni lasciando che le fognature scaricassero in mare o che gli impianti fossero al limite, non risolvendo le criticità nell'area parco così come nel golfo, ed oggi che stiamo portando avanti i progetti risolutivi attesi dai territori, dai Comuni, dai Sindaci e dai cittadini, polemizzano sul nulla solo per evitare che venga alla luce la condizione in cui si trovano la rete fognaria ed il sistema di depurazione a causa di ciò che non è stato fatto. _ spiega il Presidente Peracchini _
In città intere aree vengono finalmente inserite nella rete fognaria ed uno dopo l'altro gli scarichi a mare sono eliminati, abbiamo dato il via al programma di modernizzazione e potenziamento del depuratore degli Stagnoni e sono in fase di realizzazione nuove reti, ad esempio per Porto Venere.
Alle Cinque Terre vi sono problemi importanti che qualcuno non ha voluto affrontare negli scorsi anni, per questo con il Parco Nazionale e con le amministrazioni locali si è iniziato un percorso per garantire soluzioni reali e definitive. Gli uffici dell'Ambito Territoriale Omogeneo (l'ATO Idrico) della Provincia della Spezia stanno lavorando, con il gestore della rete (Iren/Acam), proprio per individuare tutte le soluzioni tecniche possibili, facendo studi, progetti e pianificazioni.
Abbiamo chiesto che ci presentino tutte le ipotesi e le varianti in base ai costi di realizzazione, di esercizio e alle tipologie di gestione. L'obiettivo è quello di risolvere quella che, trascurando ancora il problema come avvenuto sino a poco tempo fa, potrebbe diventare un'emergenza ambientale per le nostre coste più pregiate.
Ad oggi non c'è un progetto finale, ci sono più soluzioni che sono in mano ai tecnici, che sono oggetto di verifiche e che poi seguiranno i regolari iter. L'indirizzo che è stato dato è semplice: tutte le reti fognarie delle Cinque Terre devono essere avviate a depurazione ottimale e questo deve avvenire il prima possibile.
Quando arriveremo ad avere progetti concreti su cui discutere lo faremo nelle sedi previste, su dati tecnici e con la volontà di risolvere tutto in tempi rapidi, pensando alla tutela dell'ambiente e, in particolare, del nostro mare, senza rischi o compromessi.
È bene chiarire che gli impianti fognari sono di proprietà dei singoli Comuni e gestiti da Società IREN S.p.A (ACAM). Il compito di Ato Idrico, presieduto da Marco Casarino, è quello di realizzare un sistema integrato ed unitario di gestione del servizio d'igiene urbana, secondo criteri di efficienza, efficacia e economicità. Ha la finalità di garantire la realizzazione di economie di scala, attraverso forme e modi di cooperazione tra gli Enti Locali compresi nel medesimo ambito ottimale.
La realizzazione di una nuova rete fognaria è comunque un progetto condiviso tra tutti gli attori, in primis i Comuni che sono i proprietari degli impianti, con iter ben precisi che prevedono conferenze dei servizi, autorizzazioni a più livelli e coordinamento tra enti proprietari e gestore.
Chi pensa di fare polemica contro chi cerca di trovare soluzioni al disastro che hanno lasciato, magari proprio per nascondere questa grave situazione e le responsabilità che ne comportano, ipotizzando e strumentalizzando la realtà per avere un po' di vetrina, dovrebbe avere il coraggio di andare davanti ai cittadini dei borghi delle Cinque Terre, ai Sindaci, e spiegare perché si vuole portare avanti questa speculazione, basata sulle ipotesi, a discapito di una soluzione attesa e necessaria".