Ieri, intorno all’ora di pranzo, gli Agenti della squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, in servizio di prevenzione e tutela del decoro e della sicurezza urbana in città, dopo un lungo pedinamento di un giovane tunisino che si aggirava con fare circospetto e guardingo nelle vie del centro storico, hanno deciso di fermare il ragazzo, che, peraltro, non smetteva di voltarsi indietro per accertarsi di non essere seguito.
All’atto del fermo il ragazzo rispondeva agli Agenti di non avere con sè alcuna sostanza proibita, ma l’occhio dei due operatori notava subito una specie di “bozzo” sotto il polsino destro della giacca indossata dal sospetto: alzato il polsino spuntava un involucro tenuto fermo al braccio con qualche giro di nastro adesivo.
Una volta aperto, gli Agenti rinvenivano all’interno dell’involucro nove dosi già confezionate di hashish, ragion per cui il ragazzo, risultato essere un ventenne entrato in Italia dalla Libia qualche mese fa, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, veniva arrestato e portato nella Caserma di Viale Amendola.
Dalla perquisizione emergeva altresì che il giaccone indossato dal giovane era di provenienza furtiva e, più precisamente, dalle indagini svolte nell’immediatezza, il capo di abbigliamento risultava essere stato sottratto poche ore prima da un grande magazzino di abbigliamento ed accessori sito all’interno del centro commerciale “Le Terrazze”.
L’extracomunitario, su cui gravano precedenti penali tra cui quello del reato di rapina, dopo le necessarie procedure di foto-segnalamento per la precisa identificazione, veniva arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato per quello di ricettazione e, sentito il Pubblico Ministero, veniva custodito nella cella di sicurezza del Comando, in attesa del processo per direttissima che si è svolto questa mattina, presso il Tribunale della Spezia, all’esito del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma giornaliera presso la Caserma di viale Amendola, in attesa della celebrazione del processo penale.